ANCONA (III, p. 151)
È fortemente diminuito, nel porto, il traffico con l'Inghilterra, per la diminuita importazione del carbone; anche il traffico alimentato dall'importazione del grano è in diminuzione. Nuove possibilità di traffico si sono aperte per Ancona, per gli accordi commerciali con la Iugoslavia.
Fra le opere pubbliche di più notevole importanza si ricordano il monumentale palazzo del Littorio (architetto A. Luchetti) sulla piazza XXIV maggio, sede della Federazione provinciale fascista, e il completamento del viale della Vittoria con la costruzione, sul balcone IV Novembre, del monumento ai caduti (architetto G. Cirilli). In prossimità del porto è sorto il largo Traiano, sul quale è stata collocata la statua di Traiano donata dal Duce ad Ancona nel 1934. Importanti lavori sono stati eseguiti anche nel porto (allargamento del molo Sud, banchina da Chio, R. Capitaneria e costruzione dei moli foranei).
Ancona è sede dell'Istituto marchigiano di scienze, lettere e arti, eretto in ente morale nel 1923 e dotato di una cospicua Biblioteca marchigiana, contenente opere di marchigiani o che interessano le Marche. Il Museo nazionale è stato di recente riordinato: contiene la più ampia documentazione della civiltà picena.
Ha luogo ogni anno in Ancona (dal 1934) nei mesi estivi la Fiera di Ancona, Mostra nazionale mercato della pesca. In Ancona hanno sede due importanti ditte produttrici di prodotti chimici. Nel territorio comunale si è andata sviluppando la coltura del lino e del ricino.
Monumenti (p. 152). - Dell'epoca romana si ricordano anche gli avanzi visibili (una porta e parte delle mura) di un'arena in gran parte coperta da costruzioni posteriori.
È stato compiuto il restauro della chiesa di Santa Maria (p. 153), che ha dato luogo al ritrovamento dell'antichissima chiesa sulla quale l'attuale è costruita.
Le Pieridi di Giulio Carpioni (p. 155) non sono più nella Pinacoteca avendole ritirate il depositante.
Storia (p. 155). - Nel 1831, Ancona fu occupata dagli Austriaci (non dai Tedeschi, p. 187).
Ancona diede anche i natali al poeta Adolfo De Bosis.
La Provincia. - (p. 157). - A partire dal 1935 ha preso grande sviluppo la tradizionale industria delle fisarmoniche (fabbriche a Castelfidardo, Osimo, ecc.) che alimenta una forte esportazione (oltre 20.000.000 di lire annue). A Senigallia è sorto un linificio che sfrutta la pianta, oggi largamente coltivata in tutta la provincia, e dà lavoro a circa 500 operai.
Bibl.: G. Podaliri, Osservazioni e note sul porto d'Ancona, Ancona 1935; M. Natalucci, Antichità cristiana di Ancona, ivi 1934; P. Giangiacomi, Guida spirituale di Ancona, ivi 1933.