ANCONA
(III, p. 151; App. I, p. 116; II, 1, p. 177).-La città, che dal 1948 ha avuto un notevole sviluppo edilizio, conta, secondo una valutazione del 1958, 96.660 ab. (nel comune). Si è soprattutto estesa nel rione Adriatico, ampliando la già esistente zona residenziale e nei quartieri, a carattere popolare, di Posatora, Le Grazie e Valle Miano. Anche la viabilità è stata migliorata. È stata costruita una galleria sotto il colle Santo Stefano (lunga 465 m, larga 13,5 m), che serve di collegamento tra il centro urbano (via Giannelli) con i nuovi quartieri sorti al Piano S. Lazzaro, mentre una bella strada panoramica dal monumento ai Caduti raggiunge, attraverso il colle Guasco, il piazzale del duomo. L'interramento dello specchio d'acqua marittimo a NO del molo sottoflutto del porto per creare le aree necessarie per l'industrializzazione della città, iniziato il 27 maggio 1953, prosegue intensamente. Una sensibile flessione, che si è andata sempre accentuando nell'ultimo decennio, si è riscontrata nel porto per quanto riguarda gli sbarchi di combustibili solidi, tanto che dalle t 424.244 (1948) si è discesi a 176.924 (1958). In contrapposto si è invece verificato un fortissimo incremento nel movimento dei combustibili liquidi, che, dalle t 621.925 del 1948, ha raggiunto la cifra di t1.945.034 nel 1958 tra importazioni ed esportazioni, anche attraverso il pontile della raffineria API di Falconara Marittima, che può considerarsi un'appendice del porto stesso di A., non avendo questo adeguati impianti. Anche il cantiere navale ha notevolmente ampliato le proprie attrezzature, tanto da consentire la costruzione di navi di grande tonnellaggio. Dal 1956 A. è sede del comando in capo del Dipartimento Marina Militare dell'Adriatico.
La provincia. - Nella provincia di A. sono stati ricostituiti i seguenti comuni: Camerata Picena, Falconara Marittima, Mergo, Poggio San Marcello, San Paolo di Iesi e Sirolo. La struttura industriale della provincia ha subìto una profonda evoluzione o trasformazione, in particolar modo nell'industria delle fisarmoniche. Molti stabilimenti (Castelfidardo, Numana, Camerano), a causa della diminuzione di richiesta e della concorrenza da parte dei paesi dell'Europa Orientale, hanno attrezzato speciali reparti per la produzione di piccoli organi elettrici. Anche l'attività peschereccia ha avuto una contrazione per la limitazione delle zone di pesca nelle acque iugoslave in base all'accordo del 20 novembre 1958 e per il depauperamento sempre più grave del patrimonio ittico in Adriatico. V. tav. f. t.
Bibl.: L. Zoppi, Il porto di Ancona e la zona industriale. Progetti e realizzazioni, Ancona 1954; M. Salinari, Ancona. Ricerche di geografia urbana, Roma 1955; Ancona che risorge, a cura dell'Amministrazione Comunale, Ancona 1956.