ANCREN RIWLE
. The Ancren Riwle (La regola delle Anacorete) è un manuale d'istruzione dedicato a tre gentildonne, che, dopo un periodo di prova in un monastero, intendevano darsi a una vita di ritiro e di preghiera fuori dei recinti del chiostro. La loro dimora era a Tarrant Kaines, nel Dorset. Il libro, che è scritto in prosa inglese di alto valore artistico, e venne composto nel primo quarto del sec. XIII nel sud dell'Inghilterra, è diviso in otto parti, di cui la prima e l'ottava trattano della regola esteriore - la distribuzione delle ore del giorno, il cibo, l'abito - e le altre delle norme interiori - il dominio dei sensi, il modo di combattere le tentazioni, i Sacramenti, la penitenza, l'amor di Dio, la rinunzia a sé stesso. L'autore, che rimane ignoto, trasse ispirazione in alcun tratto del suo lavoro da una lettera, De Vita eremitica (in Migne, Patrol. Lat., XXXII) che Ailred di Rievaulx scrisse a sua sorella circa il 1161. Inoltre gli fornirono materia gli scritti di S. Anselmo, S. Agostino, S. Bernardo, S. Gregorio Magno. Lo stile, semplice e nitido, riflette limpidamente lo spirito delicato e colto dell'autore, i suoi elevati ideali religiosi e morali, la nobiltà della sua concezione della vita, la soavità del suo carattere. Sullo sfondo didattico e mistico del suo lavoro egli intesse parabole e allegorie con fine ornamentazione e tratteggia con rapidi tocchi pittoreschi alcuni aspetti della vita del tempo suo. Il linguaggio, il dialetto del tardo West-Saxon, commisto a numerosi vocaboli d'origine francese, viene usato con rara maestria, sebbene la forma non sia talora interamente libera da una certa rigidezza.
Ediz.: Molti mss. al British Museum; il più antico, e migliore, è a Cambridge (Corpus Chr. Coll.); fra le ediz.: The Ancren Riwle, ed. and transl. by J. Morton, Londra, 1853, trad. Gasquet, Parigi 1905; A. S. Napier, in Journal of Germ. Phil., II, 19.
Bibl.: Bramlette, The Original Language of the Ancren Riwle, in Anglia, XV, 478, W. P. Ker, Essays on Medieval Literatur, Londra 1905; Englische Studien, III, VII, IX e XIX.