DERAIN, André
Pittore, nato a Chatou (Seine-et-Oise) il 10 giugno 1880. Cominciò giovanissimo come paesista; verso il 1900 si legò d'amicizia con il pittore Vlaminck, con il quale divise a lungo lo studio a Chatou. Passò poi all'accademia Julian e allo studio del Carrière. Nel 1905 espose al Salon des Indépendants prendendo parte al movimento Fauve. Fino al 1914 la sua evoluzione è rapidissima. Il Cézanne ha esercitato grandissima influenza sul D., che da lui ha preso l'abitudine a quell'accurata, chiara costruzione che l'avvicina ad una specie di classicismo arcaico. Queste preoccupazioni astratte lo fecero giungere fin quasi al cubismo. Ma già nel 1911 con la Veduta di Vers, ora al museo di Colonia, i suoi paesaggi annunciano intenzioni più complesse, sensibilità più raffinata dei valori pittorici e delle prospettive. Gli anni 1911-1914 sono decisivi. I suoi paesaggi si trasformano preannunciando quel che farà dopo il 1918. I suoi alberi cominciano ad essere resi con quel segno fermo ed espressivo, che presto sarà caratteristico e che fa pensare ai disegni del Corot (Serie di Martigues, la Pineta, 1912 e 1913). La guerra, alla quale il D. partecipò, interruppe quasi completamente la sua attività; ma le prime opere succedenti a questo periodo mostrarono uno stile ormai sicuro, esente dalle esitazioni degli anni antecedenti. Da allora il D. che è ritenuto uno dei più grandi maestri viventi, ha variato poco. Dipinge paesaggi, nudi, figure ove dominano l'accuratezza del disegno e della composizione e il colore è composto di una gamma di toni sordi, costituita principalmente da ocre e bruni. Ha pure prodotto acquerelli dal tocco rapido e numerose bellissime figure di gusto classico, dai contorni nettamente segnati, paesaggi dalle linee sobrie ed essenziali, ritratti meno precisi che ricordano i disegni del Renoir. Il D. ha pure creato alcune scenografie p. es. La Boutique Fantasque (1923) e Jack (1926) per i balletti di Djagilev; Gigues (1924) per le Soirées de Paris.
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