Poeta francese (Costantinopoli 1762 - Parigi 1794); pur coltivando gli studî letterarî non rimase estraneo ai primi entusiasmi politici per la Rivoluzione. Venuto in sospetto ai commissarî della Convenzione, fu arrestato a Passy, e, dopo quattro mesi di prigione, ghigliottinato il 7 termidoro (25 luglio). In vita, stampò due sole poesie: Le Serment du Jeu de paume (1791) e Hymne sur l'entrée triomphante des Suisses révoltés du régiment de Châteauvieux (1792). La sua opera poetica (Poèmes, Bucoliques, Élegies, Idylles, Épîtres, Odes, Ïambes) fu raccolta e pubblicata postuma, la prima volta, nel 1819, a cura di H. de Latouche. Tra le sue liriche più belle: La jeune captive e La jeune Tarentine. I poemi rimasti incompiuti (L'invention; Hermès; Suzanne; L'Amérique; La superstition) sono animati da un profondo concetto filosofico e umanitario. Soprattutto le due liriche, evocatrici di un sereno mondo antico e primitivo, sono caratteristiche del gusto neoclassico, ricco di presentimenti romantici, proprio della fine del sec. 18º.