MAUROIS, André (André Herzog, detto)
Scrittore francese, nato il 26 luglio 1885 a Elbeuf. Ufficiale interprete durante la guerra mondiale, si valse dei suoi ricordi nel primo libro, Les silences du colonel Bramble (1918), pervaso d'una vena umoristica e di cui il M. scrisse una continuazione in Les discours du Docteur O' Grady (1921). Non insensibile a influssi letterarî inglesi, specie di G. Lytton Strachey, il M. inaugurò quel particolare genere di biografia che è la "vie romancée", con Ariel, ou la vie de Shelley (1923), in cui un calcolo fin troppo sapiente sminuisce talora il tono poetico del libro. Più equilibrata riuscì la successiva biografia, Vie de Disraëli (1927); più rispettoso della storia il Byron (1930), dove specialmente belli sono i ritratti femminili. Della sua opera di narratore sono da ricordare: Bernard Quesnay (1926), romanzo cui nuoce in parte l'eccessivo studio della composizione; Climats (1929), che finora rimane il suo romanzo migliore; Le peseur d'âmes (1931) e Cercle de famille (1932).
Opere: Oltre a quelle citate e tutte edite a Parigi: saggi e studî letterarî: Dialogues sur le commandement (1924); Rouen (1927); Études anglaises (1927); La conversation (1928); Aspects de la biographie (1929); Les mondes imaginaires (1929); Mes songes que voici (1933); Introduction à la méthode de Paul Valéry (1933). Biografie: Toiuguéniev (1931); Lyautey (1931); Édouard et son temps (1933). Romanzi e novelle: Ni ange ni bête (1919); Le démon de la tendresse (1924); Arabesques (1925): Meïpe, ou la délivrance (1926); Voyage au pays des Articoles (1928). Inoltre: Chantiers américains (1933).