D'ANGELI, Andrea
Nato a Padova il 9 nov. 1868, da Carlo e da Anna Samo, studiò composizione al conservatorio e, contemporaneamente, frequentò la facoltà di lettere nell'università della sua città. Conseguì la laurea in lettere e filosofia con una tesi sulla Musica nel dramma greco, pubblicata nel 1894 sulla Rivista di filologia classica (e riedita da Loescher). Nel 1903 pubblicò uno studio sulla Musica ai tempi di Dante (Sassari), frutto di una conferenza tenuta a Modena per la Società magistrale e illustrata con esecuzioni musicali. Sino al 1907 fu professore di materie letterarie al liceo di Cagliari, poi dal 1908 al 1921 tenne la cattedra di storia della musica al liceo musicale "G. Rossini" di Pesaro, e collaborò nel frattempo come docente di storia ed estetica della musica nell'università di Padova. Diresse a Pesaro la rivista Cronaca musicale (1907-1916), luogo di discussioni teoriche e storiche sulla musica e vi pubblicò numerosi saggi.
Fra essi si ricordano in particolare, intorno al teatro musicale, nel 1907: La Gerusalemme liberata nel teatro melodrammatico (nn. 4-5), Algarotti, Gluck e Wagner (nn. 4-5), Gioacchino Rossini e la sua scuola (n. 3); intorno ai libretti per opera, nel 1910: Musica e libretti di Giuseppe Verdi (nn. 1-3), Un capitolo di critica storica in un'opera buffa (Salieri e Casti) (nn. 10-12), L'opera artistica di Giuseppe Sarti (nn. 6-8);nel 1911: Amilcare Ponchielli (n. 1), Per il centenario di Ambroise Thomas (n. 7), Rossini e Liszt (nn. 8-9);nel 1912: Carlo Goldoni e Egidio Romoaldo Duni (n. 2); nel 1913: Parini e Mozart (n. 2), Jean-Jacques Rousseau musicista (nn- 3-5), André-Ernest Grétry e Gioacchino Rossini (nn. 11-12); nel 1914: Niccolò Jommelli e Christoph Gluck nel giudizio di Pietro Metastasio (nn. 10-12);nel 1916: La grandezza vera di Giovanni Paisiello (nn- 3-6), Gaspare Spontini e il Ferdinando Cortez (nn. 9-12).
Nel 1912, nella collana "Profili" dell'editore Formiggini, pubblicò una monografia su Giuseppe Verdi (ripubblicata a Roma nel 1924 e a Milano nel 1939). Dal 1921 fu professore di letteratura italiana al liceo di Verona, mentre proseguì la sua attività di libero docente di storia della musica all'università di Padova. Nel 1927 curò un'edizione rinnovata, con prefazione e note, del Teatro alla moda di Benedetto Marcello (Milano; n. ediz. 1956).
Pubblicò in seguito ancora numerosi saggi di critica e storia musicale, oltre che di letteratura, fra i quali in particolare: Vincenzo Bellini (Padova 1935), Commemorazione di G. B. Pergolesi letta nel secondo centenario della morte dell'artista alla R. Accademia di scienze lettere arti di Padova (ibid. 1936), e il notevole Benedetto Marcello. Vita e opere, con esempi musicali e ventitré tavole fuori testo (Milano 1940). Si ricordano inoltre: Il melodramma nella Gerusalemme liberata (Padova), Il Guglielmo Tell di Grétry (in Cronache letterarie), Un laudatore pesarese del Frescobaldi (Ferrara), Novità varietà e necessità del ritmo (in Atti del Congresso internazionale di Vienna), Il Trio (per il Congresso delle università popolari di Bologna).
Della sua attività di compositore va ricordata anzitutto l'opera lirica L'innocente (unprologo e un atto, su libretto proprio, rappresentata a Novi Ligure, teatro Carlo Alberto il 25 nov. 1896), opera che riscosse un buon successo di pubblico e venne replicata a Bologna l'anno seguente. Inoltre: Il negromante (tre atti, su libretto proprio) e Al ridotto di Venezia (un atto). Sempre come compositore, fu autore di una raccolta di cinque romanze, Serate d'inverno (Trieste), e soprattutto negli anni giovanili, di messe e di altra musica sacra, oltre che di uno Stabat Mater, di liriche, di musica folkloristica e da camera. Scrisse drammi e libretti per musica, fra i quali si ricorda il dramma lirico Edith, in due atti, tratto dalla novella Ein Gebet di Carmen Sylva, rappresentato al teatro Lirico di Milano nel 1906 (musica di A. F. Carbonieri); e inoltre: La Fornarina, rappresentata a Padova (musica di A. Corner), e ancora tratte dalle novelle della Sylva, Ebles di Provenza, rappresentata a Pesaro (musica di V. Gibellini), Myrtilla scene greche, rappresentata a Cagliari nel 1906, (musica di N. Alberti) e L'arpa di Siglinda (musica di G. Colussi).
Scrisse infine opere letterarie teatrali, fra cui il dramma Signorina (1893), Fiori e colombi (1929) e Maurizio e Lazzaro, in dialetto veneziano (1930).
Il D. morì a San Michele Extra (Verona), il 28 ott. 1940.
Bibl.: A. De Angelis, Diz. dei musicisti, Roma 1928, pp. 164 s.; M. V. Recupiti, Artisti e musicisti moderni, Milano 1933, pp. 80 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 52 (sub voce Angeli d'); Encicl. dello Spett., IV,col. 63; H. RiemannsMusik-Lexikon, p. 365; La Musica. Diz., I, p. 480; Storia della Musica Rizzoli Ricordi, Milano 1972, p. 237.