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ANDREA da Valle

di Lucio Grossato - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
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ANDREA da Valle

Lucio Grossato

Nato a Valle di Capodistria nel primo quarto del sec. XVI da Antonio, dimorò e lavorò come lapicida e architetto per quasi tutta la sua vita a Padova e nei dintorni, operando anche a Bologna e a Ravenna. La prima notizia è del 1531, anno nel quale lo troviamo attivo a Padova come lapicida, forse chiamatovi dallo zio Matteo, lapicida e architetto egli pure; questi, nel 1532, lo fece erede dei suoi strumenti di lavoro e di alcuni vestimenti. Nel 1533 A. lavorò alle dipendenze del Falconetto nella cappella di S. Antonio della basilica omonima. Nel 1539, in società con lo scultore padovano Tiziano Alinio, prese in affitto in borgo Rogati una bottega "in qua de presenti inciduntur et laborantur lapides" (Rigoni, pp. 39 s.).

Forse dell'anno successivo è l'esecuzione a Bologna dei due chiostri nel convento attiguo a S. Gregorio, probabilmente suo primo lavoro originale. In seguito alla morte del Falconetto venne preposto al completamento del Palazzo dei Vescovi a Luvigliano sui colli Euganei. Nel 1547 concorse, in gara col Sansovino, al progetto per il coro del duomo di Padova e, mercé l'appoggio del cardinal Pisani suo protettore, riuscì a vincere; ma le manovre dello sconfitto Sansovino provocarono l'intervento di Michelangelo Buonarroti, il quale consegnò un progetto la cui esecuzione venne affidata, il 1 genn. 1551, proprio ad A.; questi ne iniziò i lavori nel maggio del 1552, realizzando però alla chetichella il suo primo disegno. Nello stesso anno A. era a Treviso ove eseguì il Palazzo comunale e, forse, la Loggia del Palazzo dei Trecento (Rigoni, pp. 44 s.).

Come risulta da documenti (Rigoni, pp. 45 s.), nel 1557 egli eseguì a Padova lavori per un "messer Francesco Lando" (lavori che non sono stati identificati), per le monache di S. Agata, per il chiostro del monastero di S. Maria di Vanzo e, a Monselice, per il coro della chiesa di S. Giacomo; di tutti questi lavori rimane solo quello di Monselice; quelli di Padova andarono invece distrutti.

Nel 1560 A. da Valle successe ad Andrea Moroni nella direzione della grandiosa fabbrica della basilica di S. Giustina a Padova, a cui diede la sua attività fino al 1578, cioè sino alla morte. Ma durante questi anni egli compì varie altre opere a Padova, e fu attivo anche altrove. Nel 1560 assunse la direzione dei lavori per il compimento della Certosa di Vigodarzere, ch'era stata progettata e condotta innanzi fino allora dal Moroni; nel 1562 a Ravenna diede il disegno per il chiostro, il dormitorio ed "altre officine del monasterio" di S. Vitale; e qui egli ci offre il saggio migliore delle sue non eccelse doti di architetto. Dei tre chiostri di S. Vitale, oltre a quello grande, a colonne binate, che gli appartiene con certezza perché documentato (Ricci, p. 27), viene attribuito ad A. su basi stilistiche e cronologiche attendibili (Venturi, p. 88) quello trilatere. Nel 1567 egli eseguì lavori al monastero di S. Antonio di Vienna a Padova (Cella). Altri suoi lavori furono: il lazzaretto alle Brentelle (non più esistente) e, probabilmente, il chiostro incluso nell'area del pal. Collalto, poi Trieste, a Padova (distrutto).

Nel 1577 A. venne chiamato dalla Serenissima a dare, insieme con vari altri architetti, un parere sul restauro del Palazzo ducale danneggiato da un incendio. La data della sua morte è da collocarsi probabilmente nel 1578, poiché da quell'anno non si ha più notizia di lui. Esecutore per lo più dei progetti altrui e solo raramente dei propri, ci ha lasciato poche opere originali di pregio non grande, non indegne tuttavia di essere ricordate.

Bibl.: F. S. Dondi Orologio, Due lettere sopra la fabbrica della Cattedrale di Padova, Padova 1794, pp. 27-29, 33, 35, 42; E. Lovarini, Le ville edificate da Alvise Cornaro, in L'Arte, II(1899), pp. 204 ss.; Id., Intorno un progetto del Sansovino per il Duomo di Padova, in Atti e Mem. d. R. Accad. di scienze lettere ed arti di Padova, XV(1899), pp. 221 s.; C. Ricci, A. da Valle a Ravenna, in Bollett. del Museo Civico di Padova, XII(1909),pp. 26-28; E. Lovarini, Di A. da Valle architetto, in Riv. d'Italia, XIII(1910), pp. 920-960; C. D. F. (De Franceschi), Due istriani poco noti, in Atti e Mem. d. soc. istriana di archeol. e storia patria, XLVIII (1936), pp. 251-254; E. Rigoni, L'architetto Andrea Moroni, Padova 1939, pp. 39-46, passim; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, XI, 3, Milano 1940, pp. 82-89; S. Cella, Notizie su Matteo e A. da Valle, in Pagine Istriane, VIII(1957), n. 29, p. 50; Encicl. Ital., XXXIV, p. 928 (sub voce Valle, Andrea da); U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, XXXIV, pp. 76 s. (sub voce Valle, Andrea da; con ulteriore bibl.).

Vedi anche
Tiziano Vecellio Pittore (Pieve di Cadore 1488-90 - Venezia 1576). Per via della discordanza delle fonti la data di nascita di Tiziano Vecellio, e dunque la definizione della sua presenza nel complesso panorama artistico veneziano dell'inizio del sec. 16°, è questione tuttora non concordemente risolta. Dopo un apprendistato ... Giovanni Maria Falconétto Falconétto, Giovanni Maria. - Pittore e architetto (n. Verona 1468 circa - m. 1540), il più importante tra i membri di un'antica famiglia di artisti veronesi. Si recò giovane a Roma ove ebbe contatti con Melozzo, come dimostrano gli affreschi (1497-99) per la cupola della cappella di S. Biagio in S. ... Lìberi, Pietro Lìberi, Pietro. - Pittore (Padova 1614 - Venezia 1687). Dopo avere viaggiato in Italia e in Europa, si stabilì definitivamente a Venezia. Subì gli influssi del Padovanino e di Pietro da Cortona, ma studiò anche l'arte di Raffaello, Michelangelo, A. Carracci e Tiziano. Particolarmente famose le sue opere ... Scamòzzi, Vincenzo Scamòzzi ‹-zzi›, Vincenzo. - Architetto e trattatista (Vicenza 1548 o 1552 - Venezia 1616), tra i maggiori esponenti dell'architettura veneta. Ricevette una prima educazione dal padre, l'architetto-carpentiere Giandomenico (1526 circa - 1582), noto soprattutto come assiduo studioso dell'opera teorica ...
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  • BIOGRAFIE in Arti visive
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  • MICHELANGELO BUONARROTI
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  • COLLI EUGANEI
Altri risultati per ANDREA da Valle
  • Valle, Andrea da
    Enciclopedia on line
    Architetto (n. Valle di Capodistria - m. forse Venezia poco dopo il 1577). Fu attivo principalmente a Padova, dove nel 1533 lavorò nella basilica di S. Antonio (cappella del Santo), sotto la direzione di G. M. Falconetto, e dove il suo impegno più importante fu in S. Giustina (coinvolto nella progettazione ...
  • VALLE, Andrea
    Enciclopedia Italiana (1937)
    VALLE (o Da Valle, non Della Valle, Dalla Valle), Andrea Vincenzo Golzio Architetto, nato secondo ogni probabilità a Padova, dove già si trovava nel 1533. Scolaro del Falconetto, in quell'anno lavorava sotto la sua direzione alla cappella del Santo; e già nel 1552 veniva scelto per varî incarichi ...
Vocabolario
valle
valle s. f. [lat. vallis (o valles) -is]. – 1. In geografia fisica, forma concava del suolo costituita da due opposti pendii (fianchi o pareti) che si incontrano in basso lungo una linea (filone di v.) o una striscia pianeggiante (fondo...
capo valle
capo valle (o capovalle) s. m. (pl. capi valle o capivalle). – Uomo che presiede a una valle da pesca (in veneto è chiamato paron de comando, omo de comando).
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