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Andrea di Ardito

di E. Taburet-Delahaye - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
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Andrea di Ardito

E. Taburet-Delahaye

Orafo, attivo a Firenze nel 14° secolo. Secondo un documento ritrovato recentemente da Guidotti (L'oreficeria, 1977, nr. 63) A. prestò giuramento all'Arte di Por Santa Maria il 16 agosto 1324 (Firenze, Arch. di Stato, Arti, Por Santa Maria, nr. 6, matr. 1225-1327, c. 67). Dagli archivi fiorentini si ricava anche l'informazione che A. nel 1338 consegnò una croce d'argento per l'abbazia di S. Miniato al Monte (Firenze, Arch. di Stato, carte Strozziane, s. II, 51, 1, c. 101). L'inventario della sacrestia del duomo di Firenze (1415) menziona anche due calici d'argento smaltato eseguiti dallo stesso orafo, uno dei quali con una patena smaltata raffigurante l'Ascensione (Labarte, 1864, p. 417).

Di A. si conservano due opere firmate. La prima è il celebre busto-reliquiario di s. Zanobi, collocato sotto l'altare della cappella dedicata al santo in S. Maria del Fiore a Firenze, eseguito nel 1330-1331 per ricevere le reliquie del capo del santo solennemente prelevate dal vescovo Francesco da Cingoli nel gennaio del 1331 (Villani, Cronica). La seconda è un calice (Mosca, Cremlino, Oružejnaja palata), che sembra essere quello già appartenuto alle Coll. Debruge-Duménil, Soltykoff e Spitzer.

Entrambe le opere, ornate di placchette d'argento, incise e rivestite in smalto traslucido, sono i primi esempi noti di questa tecnica nell'oreficeria fiorentina. Lo stile delle placchette, così come la forma e la decorazione del calice, testimoniano l'influenza di modelli senesi del primo Trecento, da cui A., però, si distacca per alcuni caratteri che rivelano una personalità originale: il trattamento potente del capo di s. Zanobi e, nelle placchette smaltate, una sorta di dilatazione delle figure, evidente nei volti più tozzi, dal mento spesso leggermente appesantito nei lineamenti.

Bibliografia

Fonti:

G. Villani, Cronica, Firenze 1845, p. 155.

Letteratura critica:

J. Labarte, Histoire des arts industriels au Moyen Age et à l'époque de la Renaissance, II, Paris 1864, pp. 417-421.

A. Cocchi, Degli antichi reliquiari di S. Maria del Fiore et S. Giovanni Battista, Firenze 1901, pp. 17-20.

L'oreficeria nella Firenze del Quattrocento, cat., Firenze 1977, pp. 176-177, nr. 63 (con bibl.).

E. Taburet-Delahaye, Sienne et Florence: à propos de quelques oeuvres d'orfèvrerie émaillée, in Sienne et l'Europe, "Atti del Colloquio, Avignon 1983" (in corso di stampa).

Vedi anche
Andrea Della Róbbia Della Róbbia, Andrea. - Scultore (Firenze 1435 - ivi 1528); nipote di Luca. Cominciò con lavori in terracotta invetriata e smaltata. Artista meno dotato dello zio, nelle sue opere migliori tende a effetti psicologici molto accentuati, complicando spesso la ricerca coloristica e spaziale, per avvicinarsi ... decorazione Insieme di elementi, motivi, apparati ornamentali apposti alla struttura vera e propria dell’opera d’arte o di architettura. Può essere costituita da elementi seriali, ritmici, ricorrenti, tradizionalmente legati a spartizioni di superfici o a modanature (➔ ornato), presenti su architetture o su oggetti ... altare Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali della maggior parte delle religioni conosciute.  antichità I primi esempi di altare, risalenti ... reliquia In senso religioso, resti corporali, oggetti d’uso, prodotti o tracce di personaggi d’importanza religiosa, o attribuiti a essi, custoditi in luoghi sacri e venerati nel culto; in particolare, nella tradizione cristiana, i resti mortali del corpo (o il sangue custodito in ampolla) dei martiri della fede, ...
Categorie
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Vocabolario
ardito
ardito agg. e s. m. [der. di ardire1, o più prob. dal fr. ant. hardi, che ha la stessa origine dell’ital. ardire1]. – 1. agg. a. Riferito a persona, che ha ardire, come qualità e comportamento abituale, o che intraprende con ardire un’opera,...
arditismo
arditismo s. m. [der. di ardito]. – Atteggiamento di baldanzosa e ostentata ricerca dell’avventura, della sfida al pericolo. Storicamente, il termine è stato usato per definire un atteggiamento tipico di alcuni settori della società italiana,...
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