GASTALDI, Andrea
Pittore, nato a Torino il 16 aprile 1826, morto ivi il 9 gennaio 1889. Fu il maggior rappresentante, insieme con Enrico Gamba, della pittura storica in Piemonte nell'Ottocento. Dal Gamba tuttavia differì per varî aspetti stilistici: il primo aveva studiato in Germania derivando elementi dal "purismo tedesco"; il G. invece, dopo aver frequentato l'Accademia Albertina come allievo del Biscarra, del Cusa e dell'Arienti e aver viaggiato a Roma e Firenze, dimorò per otto anni a Parigi, studiando i più celebri pittori storici francesi del tempo, quali il Couture e il Delaroche. Tornato in patria nel 1860 e nominato professore di figura all'Albertina, a Torino rimase fino alla morte, ininterrottamente insegnando e dipingendo (fu un assiduo espositore alle mostre della Promotrice). Abilissimo disegnatore, nel senso accademico, fu più tranquillo e intonato di colore del Gamba, giungendo talvolta - ad esempio nell'autoritratto del museo civico di Torino - a un equilibrio sobrio di stile. Ma nelle composizioni storiche i suoi innegabili doni di pittore, per eccesso di calcolo e ricerca d'effetti illustrativi, non riuscirono che a un eclettismo declamatorio. Le sue opere principali: Pietro Micca, Atala, l'Innominato, ecc. sono nel museo civico di Torino. Affrescò anche la chiesa di S. Massimo a Torino, col Quarenghi e Paolo Morgari.
Bibl.: G. Lavini, A.G., Torino 1891; A. Stella, Pittura e scultura in Piemonte (1842-1891), Torino 1893, p. 195 segg.; Willard, History of Modern Italian Art, Londra 1898, pp. 338-39; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIII, Lipsia 1920 (con bibl.); M. Calderini, A.G., in Boll. d'arte, n. s., II (1922-23), pp. 107-127; M. Soldati, Catalogo della gall. d'arte mod. del mus. civ. di Torino, Torino 1927, pp. 23-26, 135.