GHIRLANDI, Andrea
Probabilmente figlio di un Bartolomeo, originario di Forlì e nel 1446 cancelliere delle Riformagioni a Pistoia, dovrebbe essere nato nella città toscana intorno alla metà del XV secolo. È identificato con un Andrea da Pistoia ricordato come operaio compositore nel Diario della stamperia del monastero di S. Iacopo di Ripoli a Firenze; una volta conclusasi l'attività di quella stamperia (1484), il G. continuò l'arte in proprio, associandosi ad Antonio Tubini nella Societas Colubris o Compagnia del Drago. La marca è costituita da un drago (coluber in latino) con le iniziali "A. A." (Antonio e Andrea). Dal 1498 al 1500 si unì a loro il tipografo Lorenzo Alopa, veneziano, anch'egli in passato operante nella stamperia di Ripoli.
Nelle formule di stampa il G. è variamente indicato: "Ghirlandis", "A. G.", "Andrea da Pistoia", "Andreas Colubris", oltre alle denominazioni societarie "Compagnia del Drago" o "del Dragho", "Pistoriensis societas".
Circa la delimitazione cronologica dell'opera dei tre tipografi, Ascarelli e Menato danno il G. e il Tubini attivi insieme dal 1498 al 1519; Borsa fissa l'attività del G. al 1497-1509, estende quella del solo Tubini al 1519 e limita quella di Alopa al biennio 1498-1500. È difficile in realtà fissare con certezza dei limiti, poiché, data per certa la posizione subordinata dell'Alopa, le produzioni del G. e del Tubini spesso non sono né firmate né datate. A parte una sospensione nel febbraio 1507, quando furono stampate due opere a firma del solo Tubini, il nome del G. si ritrova nei colophon fino all'ottobre 1509, è assente dal 1510 al 1514, poi la marca con le due iniziali ricompare in un'edizione del 1519 (Rappresentazione di un miracolo di s. Giacomo).
Un panorama non definitivo e suscettibile di aggiornamenti della produzione del G. e dei suoi soci si deduce da bibliografie e repertori. L'Incunable short-title catalogue, al 1996, segnala venti edizioni, comprese tra il 1498 e il 1510 circa, di cui dodici (dal 1498 al 1505) sono attribuite ai tre tipografi associati, otto (dal 1498 al 1510) ai soli G. e Tubini. A queste edizioni si aggiungono le diciotto segnalate nello Short-title catalogue of books printed in Italy, una segnalata nel catalogo delle edizioni cinquecentine nelle biblioteche di Cambridge, quelle risultanti dal censimento delle edizioni italiane del XVI secolo in corso di compilazione a cura dell'Istituto centrale per il catalogo unico, quelle riportate da Chiappelli e Norton.
L'evento più significativo dell'attività del G. è l'episodio della contraffazione del Decemnale di N. Machiavelli, pubblicato insieme con il Tubini sotto il titolo posticcio di Compendium rerum decennio in Italia gestarum e senza note tipografiche. L'editio princeps era stata impressa, in un'edizione oggi divenuta rarissima, a Firenze nel 1506 a cura e a spese di A. Vespucci, che, quando scoprì l'edizione non autorizzata, denunciò il G. al Consiglio degli otto e il Tubini al vicario dell'arcivescovo di Firenze; i due furono condannati e la tiratura sequestrata.
L'edizione originale del Decemnale è stata illustrata (ma non descritta) da G. Torre secondo un esemplare da lui stesso posseduto e andato smarrito. L'edizione contraffatta è conosciuta solo tramite un esemplare conservato dalla British Library e sulla cui identificazione furono avanzati dubbi da A. Gerber, eliminati poi da R. Ridolfi, che riconobbe il carattere 86R usato, insieme con il 107R, dai due tipografi (i quali, oltre al carattere romano, utilizzarono spesso anche il gotico).
Per quanto riguarda la politica editoriale, le scelte del G. e dei suoi soci erano in larga parte favorevoli agli autori contemporanei, soprattutto volgari e di facile diffusione, di carattere sia religioso sia profano. Nel catalogo figurano parecchie sacre rappresentazioni (C. de Castellani, Larappresentatione di sancto Venantiomartyre, circa 1510; T. Benci, Rappresentatione devota di san Giovanni Baptista quando andò nel deserto, circa 1515; M. Bellardini, La rappresentatione di s. Romolo martire, circa 1515; B. Pulci, Rappresentatione del angiol Raphaello, 1516), testi catechistici (S. Antonino, Confessione generale, circa 1517 e ante 1524), poemi cavallereschi (Sala di Malagise e vanto dei paladini, 1498; L. Pulci, Ciriffo Calvaneo e il povero avveduto, 1509). Non mancano tuttavia titoli umanistici, ancorché di stampo manualistico e divulgativo: A. Dati, Elegantiolae, 1500; Aesopus moralisatus, 1500; C. Landino, Formulario di letteree di orationi, 1507; Ippocrate, Predictiones sive pronostica, 1508.
Del G. non si conosce la data di morte, da fissarsi presumibilmente dopo il 1519.
Fonti e Bibl.: G. Torre, L'edizione princeps rarissima di un poemetto di Niccolò Machiavelli, in Il Bibliofilo, II (1881), p. 76 s.; P. Kristeller, Die italienischen Buchdrücker und Verlegerzeigen bis 1525, Strassburg 1893, n. 56; A. Gerber, Niccolò Machiavelli. Die Handschriften, Ausgaben und Übersetzungen seiner Werke im 16. und 17. Jahrhundert, I, Gotha 1912, pp. 68-70; G.I. Arneudo, Diz. esegetico tecnico storico per le arti grafiche, II, Torino 1925, p. 916; A. Chiappelli, Stampatori, stamperie e librai pistoiesi degli antichi tempi, in Bull. storico pistoiese, XXVII (1925) pp. 100-103; Catalogue of books printed in the XVth century now in the British Museum, VI, London 1930, pp. 693 s.; F. Ascarelli, La tipografia cinquecentina italiana, Firenze 1953, p. 137; R. Ridolfi, Spigolature machiavelliane, in La Bibliofilia, LVII (1955) pp. 196-202; Short-title catalogue of books printed in Italy… from 1465 to 1600 now in the British Museum, London 1958, pp. 970 s.; F.J. Norton, Italianprinters 1501-1520, London 1959, pp. 32 s.; A. Mondolfo, Alopa, Lorenzo, in Diz. biogr. degli Italiani, II, Roma 1960, p. 523; H.M. Adams, Catalogue of books printed on the continent of Europe, 1501-1600 in Cambridge Libraries, II, Cambridge 1967, p. 720; Short-title catalogue of books printed in Italy and of books in Italian printed abroad 1501-1600, held in selected North American Libraries, III, Boston 1970, p. 591; R. Ridolfi, Vita di Niccolò Machiavelli, Firenze 1978, pp. 143, 474 s.; G. Borsa, Clavis typographorum librariorumque Italiae 1485-1600, I, Baden Baden 1980, p. 160; G. Zappella, Le marche dei tipografi e degli editori italiani del Cinquecento, II, Milano 1986, figg. 458 s.; F. Ascarelli - M. Menato, La tipografia del '500 in Italia, Firenze 1989, p. 275; Istituto centrale per il Catalogo, Le edizioni italiane del XVI secolo. Censimento nazionale, I-III, Roma 1988-93, ad indices; Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d'Italia, ad indicem.