MANNU, Andrea
Nato a Sorso, nel Sassarese, il 7 genn. 1873 da Nicolò, proprietario terriero, e da Francesca Cossu, si laureò in medicina e chirurgia presso l'Università di Sassari il 5 luglio 1898. Immediatamente dopo la laurea ottenne la condotta medica nel comune di Monti, presso Sassari, che mantenne fino a tutto il 1900. Nel gennaio 1901 entrò come settore volontario presso l'istituto di anatomia dell'Università di Sassari diretto da G. Salvi, dedicandosi alla ricerca scientifica e iniziando la carriera universitaria. Autore di pregevoli studi morfologici e conseguita per titoli la libera docenza in anatomia umana normale nel 1907, ebbe gli incarichi dal 1907-08 al 1909-10 di un corso di craniologia e nel 1909-10 dell'insegnamento ufficiale dell'anatomia topografica. Dal maggio al settembre 1908 e dal giugno al settembre 1909 aveva soggiornato a Innsbruck, a completarvi la propria formazione presso l'istituto di anatomia dell'Università.
Nominato assistente presso l'istituto di anatomia dell'Università di Parma nel 1909 e trasferita in questa sede la libera docenza, l'anno successivo il M. vi inaugurò un insegnamento di morfologia della cellula e dei tessuti, che fu dichiarato complementare per la facoltà medico-chirurgica e per la Scuola di veterinaria; quindi, nell'anno accademico 1913-14 tenne un corso libero di embriologia generale. A Parma si indirizzò anche allo studio delle scienze veterinarie: iscrittosi alla Scuola veterinaria nell'anno accademico 1910-11, nel luglio 1912 vi si laureò in zooiatria a pieni voti e con la lode discutendo una tesi di anatomia del sistema nervoso dei mammiferi; e nello stesso anno fu nominato assistente di zootomia. Successivamente nella Scuola veterinaria parmense, dopo essere stato incaricato nel 1914-15 della direzione dell'istituto di zootomia e dell'insegnamento della anatomia descrittiva degli animali domestici e della istologia, nel 1919, classificatosi primo al relativo concorso, fu nominato professore straordinario di tale disciplina; quindi nel 1923 ottenne la stabilizzazione e vinse il concorso per la cattedra di anatomia comparata degli animali domestici.
Nel ventennio trascorso negli ambienti universitari il M. svolse una intensa e proficua attività scientifica: impegnato in ricerche morfologiche ed embriologiche, recò interessanti contributi alla anatomia umana, in particolare con studi craniologici e neurologici, e degli animali domestici. Pubblicò numerosi lavori, tra i quali: Sopra il modo onde si perfora e scompare la membrana faringea negli embrioni di pollo, in Studi sassaresi, II (1902), pp. 126-133 e in Ricerche fatte nel laboratorio di anatomia normale della R. Università di Roma ed in altri laboratori biologici, IX (1902-03), pp. 233-243; Sopra le varie disposizioni le quali possono osservarsi nei solchi e nelle creste che convergono nella protuberantia occipitalis interna, in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, II (1903), pp. 308-323; Sur un cas intéressant de arteria saphena magna chez l'homme; considérations sur la morphologie de la circulation artérielle dans le membre abdominal, in Bibliographie anatomique, XIV (1905), pp. 193-206; Arteriae plantares pedis mammalium, in Internationale Monatsschrift für Anatomie und Physiologie, XXII (1905), pp. 293-359; Arteriae plantares pedis (aves, reptilia, amphibia), in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, V (1906), pp. 418-453; Il confluente dei seni della dura madre, le sue variazioni e il suo significato, in Internationale Monatsschrift für Anatomie und Physiologie, XXIV (1907), pp. 304-397; Sui rudimenti della vertebra occipitale nel cranio umano, in Atti della Soc. romana di antropologia, XIII (1907), pp. 227-248; Un caso indiscutibile di manifestazione della vertebra occipitale nell'uomo, ibid., XIV (1908), pp. 379-384; Antropologia ed etnologia, in Ergebnisse der Anatomie und Entwicklungsgeschichte, XVII (1909), pp. 624-630; Apparecchio nervoso centrale e periferico, ibid., pp. 630-640; Intorno ad alcune particolarità anatomiche del palato nell'uomo; muccosa, ghiandole palatine e di Verga, fossette ed aree cribrose, residui della fessura palatina, in Ricerche fatte nel laboratorio di anatomia normale della R. Università di Roma ed in altri laboratori biologici, XIV (1908-09), pp. 161-196; Sopra la disposizione e lo sviluppo dei rami gastro-intestinali dell'aorta in alcuni sauri (Anguis fragilis, Gongylus ocellatus), in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, VIII (1909), pp. 441-483; Contributo alla conoscenza dei primi stadi di sviluppo del polmone nei rettili (Gongylus ocellatus), ibid., IX (1910), pp. 221-246; Sulla formazione dei recessi mesenteriali e del cosiddetto paramesenterio nei rettili (Gongylus ocellatus), in Internationale Monatsschrift für Anatomie und Physiologie, XXIX (1912), pp. 1-69; Ricerche anatomo-comparative sul simpatico cervicale nei mammiferi (Contributo alla morfologia del sistema simpatico nei vertebrati), ibid., XXX (1913), pp. 49-168; Osservazioni sul simpatico cervicale dei mammiferi, ibid., XXXI (1914), pp. 116-127; Considerazioni e ricerche sull'arteria perforante del tarso di alcuni mammiferi, in Monitore zoologico italiano, XXV (1914), pp. 84-94; Considerazioni sulla morfologia delle arterie vertebralis e occipitalis in alcuni mammiferi, in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, XII (1913-14), pp. 435-442; Variazioni dell'arteria vertebralis nell'uomo e nei mammiferi (Contributo alla morfologia dell'arteria vertebralis nei mammiferi), ibid., XIII (1914), pp. 79-113; Sul canalis cranio-pharyngeus, in Boll. della Soc. medica di Parma, s. 2, XIV (1921), pp. 40-43; Osservazioni sul pericardio dei mammiferi, in Arch. italiano di anatomia e di embriologia, XIX (1922), pp. 355-389; Sopra una varietà delle ossa nasali nel genere Equus, in Il Nuovo Ercolani, XXVII (1922), pp. 243-253; Foramina frontalia perforantia und Fissura bregmatica lateralis bei Equiden, in Anatomischer Anzeiger, LVII (1923-24), pp. 161-178; Come si deve intendere e spiegare la migrazione o movimento reale delle radici arteriose, in Monitore zoologico italiano, XXXVI (1925), pp. 147-154. A Parma, inoltre, nel 1925 dette alle stampe la monografia Ricerche anatomo-comparative ed embriologiche sui rami terminali dell'aorta in alcuni mammiferi con osservazioni sulla meccanica della circolazione in rapporto alle cause della migrazione delle arterie.
La brillante produzione scientifica schiuse al M. le porte di una delle più prestigiose scuole italiane: chiamato nell'anno accademico 1927-28 alla cattedra di medicina veterinaria di Bologna, gli fu affidato l'incarico dell'insegnamento di anatomia e fisiologia degli animali domestici. Divenuta la Scuola nel 1933 facoltà di medicina veterinaria dell'Università felsinea, il M. rimase titolare dell'insegnamento fino al raggiungimento dei limiti di età.
Nella prolusione al corso bolognese (Le basi moderne dell'insegnamento anatomico, in Giorn. di clinica medica, IX [1928], pp. 252-259) il M. tracciò il suo concetto informatore e programmatico della disciplina: fondare lo studio della anatomia normale e patologica dell'uomo e degli animali sulle conoscenze dell'embriogenesi e dell'organogenesi. Recò ancora un importante contributo anatomopatologico (Sulla importanza delle gravi lesioni traumatiche della porzione cervicale dei nervi vaghi e dei nervi ricorrenti in relazione al corneggio paralitico degli equini, in Memorie della R. Acc. delle scienze dell'Istituto di Bologna, cl. di scienze fisiche, s. 9, III [1935-36], pp. 123-133, in collab. con A. Baldoni) e collaborò al Trattato di anatomia veterinaria diretto da U. Zimmerl, edito a Milano in 3 volumi nel 1930: Apparecchio vascolare, II, pp. 1-392, e Apparecchio tegumentario, III, pp. 237-337. Pubblicò inoltre Anatomia e fisiologia degli animali domestici: dalle lezioni tenute agli studenti della facoltà agraria nell'Università di Bologna, Bologna 1946.
Fuori ruolo dal 29 ott. 1943, il M. proseguì gratuitamente, come "professore onorario", a insegnare la disciplina e a dirigere l'istituto di anatomia degli animali domestici con istologia ed embriologia. Collocato a riposo il 1° nov. 1948, il 20 febbraio dell'anno successivo gli fu conferito il titolo di professore emerito.
Il M. morì a Bologna il 29 sett. 1964.
Dal 1947 era socio corrispondente dell'Accademia delle scienze di Bologna. Aveva sposato Grazia Virdis, dalla quale ebbe tre figli.
Fonti e Bibl.: Necr., in Università di Bologna, Annuario dell'anno accademico 1963-64, Bologna s.d., p. 244, e in Atti della Soc. italiana delle scienze veterinarie, XIX (1965), pp. 21 s.; A. Mannu, Curriculum vitae, Parma 1914; Un secolo di progresso scientifico italiano. 1839-1939, IV, Roma 1939, p. 83; S. Paltrinieri, La medicina veterinaria in Italia dal XVIII al XX secolo, Milano-Varese 1947, pp. 93, 101; G. Lambertini, Diz. anatomico: anatomici e morfologi e loro trovati, Napoli 1949, pp. 456-458; V. Chiodi, Storia della veterinaria, Bologna 1981, pp. 389 s., 459; A. Veggetti - N. Maestrini, L'insegnamento della medicina veterinaria nell'Università di Bologna (1783/84-2000), Bologna 2004, pp. 200 s., 222, 247.