RANZI, Andrea
Chirurgo, nato a Pesaro il 13 settembre 1810, morto a Firenze il 4 gennaio 1859. Si laureò in chirurgia a Pisa nel 1834. Perfezionatosi in chirurgia a Parigi e Vienna, fu aiuto di G. Regnoli a Pisa, dove fu incaricato dell'insegnamento di patologia chirurgica; passò alla stessa cattedra a Firenze, e la tenne fino al 1856.
Ingegno acuto, scrittore limpidissimo, egli fu considerato giustamente uno dei grandi maestri della scuola toscana di chirurgia; combatté la scuola vitalistica, e tenne in pregio la medicina sperimentale sintetizzando poi il suo pensiero in una prelezione inaugurale del 1855: Del vitalismo e della scuola organica sperimentale. Classiche le sue lezioni di patologia chirurgica, alle quali Giorgio Regnoli unì lezioni di medicina operatoria, e che ebbero l'onore di una seconda edizione curata dopo la morte del R. da Antonio Marcacci. Egli fu un ardente sostenitore della necessità di curare il cancro con mezzi chirurgici e sostenne doversi classificare i tumori non soltanto in base alla morfologia, ma anche secondo l'insieme degli attributi clinici. Notevoli le osservazioni chirurgiche da lui raccolte nella clinica del Regnoli, i suoi studî sull'infiammazione, lo studio sul carcinoma e sulla estirpazione completa della tonsilla (1841), la memoria sui fenomeni iniziali della flussione sanguigna (1857).