RUBBI, Andrea
Poligrafo, nato a Venezia il 2 novembre 1738, morto ivi il 3 marzo 1817. Insegnò nei collegi dei gesuiti a cui apparteneva; dopo la soppressione della compagnia, visse a Venezia, letterato, giornalista, verseggiatore, soprattutto infaticabile raccoglitore, elogiatore, difensore delle opere degl'Italiani.
Opere principali: la raccolta degli Elogi italiani (Venezia 1782 segg., tomi 12); il Parnaso italiano (ivi 1784-91, tomi 56); i Dialoghi de' vivi e de' morti (ivi 1786 e 1787), battaglia contro i nemici della letteratura italiana; il Giornale poetico (ivi 1789-92), contenente componimenti di 160 poeti viventi, e l'Epistolario, ossia scelta di lettere inedite di donne e d'uomini celebri morti e viventi (ivi 1795-96). Compilò anche un Dizionario d'antichità (ivi 1793-1805, tomi 16); e al Parnaso italiano fece seguire il Parnaso de' poeti classici d'ogni nazione trasportati in lingua italiana (Venezia 1793-1803, tomi 41). Curiosa contraddizione: questo gallofobo entusiasta dell'Alfieri, e sempre intento a combattere l'orgoglio francese e la pusillanimità degl'Italiani proni alla Francia, è uno scrittore infranciosato nella lingua e nello stile saltellante.
Bibl.: F. Scolari, Della vita e degli studii di A. R., Venezia 1817; C. Sommervogel, Bibliothèque de la Compagnie de Jésus, s. v.; G. Natali, Il Settecento, Milano 1929, pp. 1174-78.