ANDREA Veneziano
Nato a Venezia nella seconda metà del secolo XV, visse alla corte pontíficia, dove era famoso per la sua arguzia e le sue burle. Fu grande amico di Pietro Aretino, che lo ricorda nella Cortigiana (Vinegia 1550, pp. 7 ss). Nel 1508 era a Roma e istoriava per conto di Giulio II alcuni sgabelli. Leone X lo aveva assai caro e alla corte del papa mediceo A. organizzava spettacoli con una compagnia di attori, da lui stesso diretta. Si sa che dava anche in affitto abiti per commedie e mascherate e che dipingeva calze. Nel carnevale del 1525 apprestò un carro con fantocci di carta pesta rappresentanti tutte le più vecchie cortigiane di Roma e lo fece sfilare davanti al papa. Anche Clemente VII favorì A. e lo chiamò a contendere, vestito da Pasquino, con un buffone mantovano chiamato Ambrogio. A. fu anche poeta: si ricordano di lui alcuni epitaffi satirici in dialetto veneziano, una canzone intitolata Il purgatorio delle cortigiane,e un Lamento della cortigiana ferrarese.A.morì durante il sacco di Roma del 1527, ucciso dagli Spagnoli.
Bibl.: A. Graf, Attraverso il Cinquecento,Torino 1888, p. 256; G. A. Cesareo, Buffoni, parassiti e cortigiane alla corte di Leone X,in Nuova Rivista storica,VII(1923), p. 75-77.