KALBOS, Andréas
Poeta greco, nato a Zante nel 1797, morto a Londra nel 1867. Venne giovanetto a studiare in Italia sotto la guida e protezione di Ugo Foscolo, che riconosceva nel compatriota eccellenti attitudini letterarie. Fra loro si strinse grande amicizia, che ben presto si sciolse per la difficoltà dei due caratteri. Rifugiatosi a Londra, il K. vi pubblicò, nel 1818, la tragedia Le Danaidi, dal Foscolo elogiata, che inserì insieme con il Saul dell'Alfieri anche nelle Italian Lessons (1830), frutto del suo insegnamento privato di lingua italiana. Rimasto privo della moglie, un'inglese, e della figlia, venne in Francia: offertosi invano di partecipare alla guerra dell'indipendenza greca, ritornò nel 1826 a Corfù, dove esercitò l'insegnamento privato. Nominato professore di filosofia, si dimise per attriti con i colleghi. Nel 1859, povero, disilluso e malaticcio, emigrò nuovamente a Londra.
La produzione letteraria del K. si riduce a 20 odi: dieci pubblicate a Ginevra, nel 1824, col titolo ‛Η λύρα (La lira); dieci a Parigi, nel 1826, col titolo Odes nouvelles. Celebrano, di preferenza, la guerra dell'indipendenza nella sua terrificante grandezza, formando un ciclo, la cui idea fondamentale è la virtù nel suo significato stoico, che il poeta canta nelle sue forme multiple - amor di patria e della gloria, disprezzo della morte, zelo per la giustizia, aborrimento della schiavitù e della tirannide, culto della libertà, concordia civile. Sono opera di pensatore e di poeta, che da una parte richiama il Foscolo, dall'altra Pindaro: pindarico è l'epiteto che la critica suole applicare al K. per l'elevatezza e nobiltà delle idee, per lo splendore e l'arditezza delle immagíni. La versificazione è un abile e armonioso congegno di metrica italiana e di tradizioni antiche, le cui regole sono da lui tracciate in appendice; la lingua, né purista né popolare, è commista, con criterio tutto personale, di forme antiche, moderne e dialettali.
Ediz.: Oltre le rarissime edizioni del 1824 e 1826, già citate, e quella a cura di S. De Biasi (Zante 1881), si hanno le ristampe curate da G. Zervos (Atene 1911) e da M. Siguros (Atene 1927). L'ode agli Ionî in italiano presso C. Antona-Traversi, Studi su U. Foscolo, Milano 1884.
Bibl.: K. Palamas, Τὰ πρῶτα κοιτικά, Atene 1913; G. Sotiriadis, Διαλέξεις περὶ ‛Ελλήνων ποιητῶν τοῦ ιϑ′ αἰῶνος (Atene 1916; 2ª ed. 1925); H. Pernot, A. K., in Études de littérature grecque moderne, serie 1ª, Parigi 1918; L. Roussel, La versification de K., Atene 1922.