Osiander, Andreas (italianizz. Andrea Osiandro)
(italianizz. Andrea Osiandro) Nome umanistico del riformatore e teologo A. Hösemann (Gunzenhausen, Norimberga, 1498 - Königsberg 1552). Insegnante di ebraico presso il convento degli eremiti di S. Agostino a Norimberga (1520), nel 1522 aderì alla Riforma, ma si oppose tanto al radicalismo zwingliano quanto allo spiritualismo entusiasta, schierandosi allo scoppio della guerra dei contadini contro gli insorti. Partecipò ai colloqui di Marburgo (1529), Worms (1540) e di Ratisbona (1541); contrario all’Interim di Norimberga (1532), nel 1548 abbandonò la sua città per trasferirsi presso Alberto di Brandeburgo, precedentemente per suo influsso passato alla Riforma, che lo fece prof. alla facoltà teologica della nuova univ. di Königsberg. In campo teologico sostenne la dottrina della redenzione attraverso la «inhabitatio Christi» nell’uomo, in polemica con Melantone. L’esposizione più esauriente delle sue concezioni apparve nel 1551 in una doppia redazione, tedesca (Von dem einigen Mittler Jesu Christo und Rechtfertigung des Glaubens) e latina. Coltivò interessi matematici e fu in corrispondenza con Cardano, che gli dedicò il suo Artis magnae sive de regulis algebraicis liber, e con Copernico, del quale curò, subentrando a Retico, la stampa del De revolutionibus orbium coelestium (1543), premettendovi una lettera Ad lectorem anonima e quindi creduta dello stesso Copernico, nella quale l’ipotesi eliocentrica veniva presentata come semplice ipotesi matematica, in grado di offrire «calcoli conformi all’osservazione», senza valore fisico.