Pseudonimo dello scrittore russo A. P. Klimentov (Voronež 1899 - Mosca 1951). Di origine proletaria, esordì con poesie e novelle utopistiche; la sua prima opera importante è la raccolta di racconti Epifanskie šljuzy ("Le chiuse di Epifan", 1927). Scrittore dallo stile personalissimo, capace di unire realismo e dimensione fantastica, subì presto duri attacchi dalla critica ufficiale e poté pubblicare solo saltuariamente. Fu rivalutato dopo la morte (Izbrannye proizvedenija "Opere scelte", 2 voll., 1966), ma alcuni dei suoi romanzi principali (Čevengur, trad. it. Il villaggio della nuova vita, 1972; Kotlovan, trad. it. Nel grande cantiere, 1969) poterono essere pubblicati in URSS solo alla fine degli anni Ottanta. Tra le scelte di racconti apparse in italiano ricordiamo Ricerca di una terra felice (1968) e La città di Cittagrad (1980).