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Andreoccio di Bartolomeo

di P. F. Pistilli - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
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Andreoccio di Bartolomeo

P. F. Pistilli

Maestro d'intaglio, nato a Siena (metà sec. 14°), ma attivo a Volterra e a Pisa. La prima notizia, del 1373, lo ricorda testimone a un atto notarile a Volterra; tra il 1380 e il 1387 A. è più volte documentato nella stessa città, dove eseguì opere per conto del Comune nei palazzi del Podestà e dei Priori. Nel 1389-1390 era a Pisa, ove realizzò gli armadi per la sacrestia di S. Martino in Chinzica (firmati e datati). Nel 1390 ritornò a Volterra per compiere lavori nel palazzo dei Priori e qui, a eccezione di un viaggio a Siena nel 1392 per stimare il coro del duomo, soggiornò ininterrottamente. Nel 1406, assediata Volterra durante la guerra tra Pisa e Firenze, A. ebbe l'incarico di allestire diversi "cippi ligneis pro bombardis"; a partire dal 1410 fu impegnato in opere per i principali edifici del Comune. Dal 1413 si fanno sempre più rare sue notizie; nel 1425 è ricordato esercitante la sua arte in una bottega "super canto viae novae". Sconosciuta è la data di morte, avvenuta comunque dopo il 1427, anno in cui è ancora citato come abitante della contrada S. Agnolo. Battistini (1920a) ritiene ipotizzabile un suo intervento nel coro e nella sacrestia del duomo di Volterra, i cui arredi lignei risalgono ai primi del 15° secolo.

Bibliografia

F. Bonaini, Memorie inedite intorno alla vita e ai dipinti di Francesco Traini, Pisa 1846, pp. 96-98.

G. Milanesi, Documenti per la storia dell'arte senese, I, Siena 1854, pp. 369-371.

G. B. Cavalcaselle, J. A. Crowe, Storia della pittura italiana, III, Firenze 1885, pp. 317-318.

V. Lusini, Dell'arte del legname innanzi al suo Statuto del 1426, in Arte antica senese, Siena 1904, pp. 184-246: 200-202, 240.

G. Lupi, L'arte senese a Pisa, ivi, pp. 355-425: 383.

s.v. Andreoccio di Bartolomeo, in Thieme-Becker, I, 1907, p. 476.

M. Battistini, Due maestri di tarsia senesi del XIV secolo a Volterra: Jacopo del Tonghio e Andreoccio di Bartolomeo, Arte 23, 1920a, pp. 272-274.

id., Andreoccio di Bartolomeo maestro d'intaglio del secolo XIV, Bullettino senese di storia patria 27, 1920b, pp. 387-389.

G. Prunai, s.v. Andreoccio di Bartolomeo, in DBI, III, 1961, p. 142.

Vedi anche
Giovanni Battista Cavalcasèlle Cavalcasèlle ‹-s-›, Giovanni Battista. - Storico dell'arte (Legnago 1819 - Roma 1897), uno dei fondatori della moderna storiografia artistica in Italia. La sua Storia della pittura in Italia (in collab. con J. A. Crowe, pubblicata dapprima in inglese con il titolo A new history of painting in Italy from ... mobile Termine generico con il quale si indicano nel loro insieme le diverse tipologie di oggetti mobili che costituiscono l’arredamento degli immobili e ne sono necessario completamento, per gli usi delle persone che se ne servono, sia per la vita quotidiana (mobile di casa e simili), sia per il lavoro (mobile ... Volterra Comune della prov. di Pisa (252,8 km2 con 11.206 ab. nel 2008, detti Volterrani). Il centro è situato sulla sommità di alture che dividono la valle dell’Era da quella della Cecina, a 531 m s.l.m. Il terreno su cui sorge è costituito da argille grigio-turchine ricoperte nelle parti più alte da sabbie ... Iacopo Robusti detto il Tintorétto Tintorétto, Iacopo Robusti detto il. - Pittore (Venezia 1518 - ivi 1594), dovette il soprannome alla professione di tintore esercitata dal padre. Uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, fin dalle sue prime opere si nota una forte impronta della cultura figurativa del manierismo. Il pittore ...
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occhio di civetta òcchio di civétta locuz. usata come s. m. – Altro nome della pianta primavera (Primula vulgaris).
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