CARNEGIE, Andrew
Industriale, filantropo, autore. Nato a Dunfermline, Scozia, il 25 novembre 1837, morto l'11 agosto 1919. Venuto negli Stati Uniti, povero, nel 1848, fece il telegrafista, poi il direttore di ferrovia. La fortuna gli venne prima dal petrolio poi dall'acciaio, nella Carnegie Steel Co., e nella United States Steel Co. Nel 1868 introdusse il metodo Bessemer di lavorare l'acciaio. Ritiratosi dall'industria nel 1901, volle impiegare la sua immensa fortuna in beneficenze culturali e scientifiche. Fondo e dotò più di 2000 biblioteche in ogni parte degli Stati Uniti, del Canada e della Scozia. Nel 1902 fondò a Washington la Carnegie Institution con lo scopo di promuovere le ricerche scientifiche, anche in cooperazione con governi nazionali, con università, con accademie; ed anche di aiutare l'istruzione superiore e di pubblicare i risultati delle ricerche. Fondò pure il Carnegie Institute di Pittsburg, uno degl'istituti scientifici più importanti che esistano; e le pensioni per professori universitarî. Ha pubblicato tra l'altro: Triumphant Democracy (1886), The Gospel of Wealth (il Vangelo delle ricchezze, 1900), The Empire of Business (l'Impero degli Affari, 1902), Life of James Watt (1906), Problems of To-day (Problemi di oggi, 1909).