Critico letterario e saggista inglese (Cheltenham 1851 - Londra 1935). Autore del celebre Shakespearean tragedy (1904), una pietra miliare nella critica shakespeariana della prima metà del Novecento; pur non priva di una certa enfasi, l'opera prende in esame i personaggi di Amleto, Otello, Re Lear e Macbeth, visti non tanto come personae teatrali quanto piuttosto come tipi umani nei quali si è trasfusa la grandezza creativa di Shakespeare. Il merito maggiore di B. è nella accuratezza dell'esegesi del testo, che pur indirettamente, ha influito sulla saggistica successiva (Greg. Pollar). Tra le altre opere: A commentary on Tennyson's "In Memoriam" (1901), Oxford lectures on poetry (1909), English poetry and German philosophy in the age of Wordsworth (19o9), Ideals of religion (1940, postumo).