NIEDRA, Andrievs
Scrittore lettone, nato a Tirza il 23 gennaio 1871. Dal 1891 al '99 studiò teologia all'università di Dorpat (Tartu). Diresse poi (1903-1906) il giornale letterario Austrums e dal 1908 al 1918 fu pastore della parrocchia di Kalsnava. Dopo la sommossa di Liepaja (16 aprile 1919), organizzata contro il governo provvisorio lettone da R. von der Goltz, in unione con la nobiltà terriera tedesco-baltica. il N. fu presidente del consiglio dei ministri per poche settimane, fino al 27 giugno 1919. Emigrò poi in Germania; è attualmente pastore evangelico nella Prussia Orientale.
I migliori lavori del N. sono pervasi dallo spirito del neoromanticismo: ricordiamo Līduma dūmos (Il fumo della sodaglia, 1899), la leggenda Zemnieka dēls (Il figlio del contadino, 1902), il dramma Zeme (Terra, 1903) e la raccolta di poesie Celincka dziesmas (I canti del viandante, 1900) dove è rappresentata la lotta della classe colta lettone contro la situazione privilegiata della minoranza tedesca. Il N. fondò cosi il cosiddetto neonazionalismo nella vita sociale e nella letteratura. Gli scritti del N. uscirono nel 1911-14 in 5 volumi e nel 1925 in 10 volumi. Autobiografia: Tautas nodevěja atminas (Ricordi di un traditore della patria, 1923-24) e Dzīvais mironis (Il cadavere vivente, 1924).