RADOVIĆ, Andrija
Uomo politico montenegrino, nato il 28 gennaio 1872 a Martinići. Studiò all'Accademia militare a Torino. Fu ministro delle Finanze del Montenegro nel 1906. Portato dal nuovo partito nazionale, di cui divenne il capo, tenne per pochi mesi del 1907 la presidenza del consiglio. Caduto in disaccordo col principe Nicola, fuggì, inseguito da mandato di cattura; raggiunto a Trieste, fu arrestato, ma poi subito rilasciato. Riparò a Parigi, ma ricomparve a Cettigne lo stesso anno per giustificarsi nel processo delle bombe. Condannato a 15 anni di carcere, venne graziato nel 1913. Nominato ministro delle Finanze in un governo di personalità nel natale del 1915, si recò in Italia per forniture militari e qui fu colto dalla capitolazione del Montenegro all'Austria. Rispondendo a un ultimo appello di re Nicola, in conflitto con gli Alleati, formò un governo, ma si dimise presto. Rotte definitivamente le relazioni con re Nicola, si agitò a Ginevra e a Parigi in favore dell'unione con la Serbia. Partecipò all'assemblea di Podgorica, fu scelto come membro della delegazione iugoslava alla conferenza della pace e poi eletto deputato (partito democratico). Ora vive a Belgrado.