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Andriolo de Santi

di W. Wolters - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
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Andriolo de Santi

W. Wolters

Tagliapietre, scultore e architetto, nacque da Pagano in una data imprecisata prima del 1320. Incerta è l'identità con un Andriolus Sancte Crucis menzionato nel 1328 a Venezia (Paoletti, 1893, I, p. 48 n. 2). In questa città A. soggiornò per lunghi periodi, attivo soprattutto per committenti padovani e vicentini. Morì tra il 1372 e il 1375.

Di A. sono documentati due portali in S. Lorenzo a Vicenza (1342-1344), uno solo dei quali conservato (Gallo, 1949); nei documenti relativi a questo lavoro sono menzionati numerosi collaboratori, fra cui un Andrea, per una "cornice cum foliis circa portam".

A., definito protomagister, ideò probabilmente l'insieme ed eseguì il gruppo centrale nella lunetta. Nel 1351, assieme a due collaboratori (Albertus q. Ziliberti e Franciscus q. Bonaventurae) firmò il contratto per la tomba di Jacopo da Carrara in S. Agostino a Padova (oggi trasferita agli Eremitani) di cui sembrano autografe solo la figura giacente e le quattro mezze figure di angeli.Irrimediabilmente perduta è la 'capela', eseguita da A. nel 1364 sempre agli Eremitani. Nel 1372 A. firmò il contratto per la cappella di S. Felice al Santo a Padova; si può con tutta probabilità attribuire al maestro il progetto architettonico dell'insieme e delle tombe e l'esecuzione di due santi, Martino e Pietro, per la facciata. Resta ancora da precisare il ruolo che in questa impresa ebbe il suo collaboratore Giovanni, forse figlio dell'artista.

Alcune opere, che sembrano potersi stilisticamente collocare negli anni 1330-1370, non solo a Padova e a Venezia, sono state attribuite ad A. (Wolters, 1976). Per le notevoli affinità con le opere documentate e per l'alto livello qualitativo, pari a quello dei brani autografi, possono essergli attribuite: la tomba dell'ambasciatore fiorentino Duccio degli Alberti morto nel 1336 (Venezia, S. Maria Gloriosa dei Frari); la tomba di Ubertino da Carrara morto nel 1345 (originariamente nella chiesa di S. Agostino a Padova, oggi agli Eremitani), della quale sono probabilmente di A. il progetto e la figura giacente; il ritratto di Tito Livio (Padova, palazzo della Ragione, porta delle Debite); e, seppure con riserve, la Madonna della cappella Sanguinacci agli Eremitani, che forse faceva parte della 'capela' eseguita nel 1364.

Rimane ancora aperto l'assai complicato problema del ruolo svolto dai collaboratori di A. (Wolters, 1976, p. 166 ss.).

Lo stile di A., già ben definito nelle sculture del portale di S. Lorenzo, appare meno ricco nei dettagli rispetto a quello del suo più importante predecessore, l'ancora anonimo autore della tomba del vescovo Castellano Salomone (Treviso, duomo), e certamente inferiore allo stile di Filippo Calendario, autore, a partire dal 1341, della decorazione scultorea del palazzo Ducale di Venezia.Tuttavia A., usando forme tondeggianti e gesti precisi ed eloquenti, riesce a caratterizzare le fisionomie e gli atteggiamenti dei personaggi.

Ancora da precisare è il suo ruolo di capo bottega e di diffusore di un nuovo linguaggio; la sua prima opera documentata non offre, in realtà, considerevoli novità formali rispetto alla produzione, spesso anche dozzinale, del decennio 1330-1340. Tuttavia non è neppure del tutto da escludere un suo ruolo di innovatore, specialmente se si accetta l'identificazione di A. con l'Andriolo nominato a Venezia nel 1328. A., comunque, dovette essere uno dei tagliapietre veneziani più richiesti fuori Venezia, come dimostrano le ricchissime tombe dei Carraresi, alla cui decorazione pittorica contribuì il Guariento, e la cappella di S. Felice al Santo a Padova, eseguita per incarico di Bonifacio dei Lupi marchese di Soragna.

Bibliografia

P. Paoletti, L'architettura e la scultura del Rinascimento a Venezia, 2 voll., Venezia 1893.

G. Biscaro, Le tombe di Ubertino e Jacopo da Carrara, Arte 2, 1899, pp. 8-97.

A. Moschetti, Studi e memorie d'arte trecentesca padovana, II, Andriolo de Santi scultore veneziano, Bollettino del Museo Civico di Padova 21, 1928, pp. 281-297.

R. Gallo, Contributi alla storia della scultura veneziana, I, Andreolo de Santi, Archivio Veneto, s.V, 44-45, 1949, pp. 1-40.

W. Wolters, Appunti per una storia della scultura padovana del Trecento, in Da Giotto al Mantegna, cat., Padova 1974, pp. 36-42.

id., La scultura veneziana gotica (1300-1460), Venezia 1976, pp. 32-39, 116 ss. (con bibl.).

A. Sartori, Documenti per la storia dell'arte a Padova. Fonti 3, a cura di C. Fillarini, Vicenza 1976, p. 7 ss.

W. Wolters, Il Trecento, in Le sculture del Santo di Padova, Vicenza 1984, pp. 5-30.

Vedi anche
Guariènto di Arpo Guariènto di Arpo. - Pittore padovano (m. prima del 1369). Ebbe parte notevole nella storia della pittura veneziana del Trecento, riassumendo nella sua opera motivi che poi passeranno ad Altichiero. La sua personalità, scarsamente documentata, si può ricostruire attraverso varie opere, che vanno da una ... Bonifacio Lupi di Soragna Condottiero (Parma 1318 - Padova 1390), capitano della Repubblica Fiorentina (1362). Fondò a Firenze (1377-88) l'Ospedale di S. Giovanni Battista, detto correntemente (e più tardi ufficialmente) Ospedale di Bonifazio o assol. Bonifazio, soppresso nel 1927. da Carrara (o Carraresi). - Famiglia signorile di Padova; discendente da liberi proprietarî allodiali insediati nel Conselvano e nel Piovado di Sacco (11º sec.), costituì dapprima (sec. 12º) la propria signoria comitale con centro al castello, da cui prese il nome. Raggiunta la maggiore floridezza con Iacopino ... Padova Comune del Veneto (92,8 km2 con 210.173 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. ● Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici e attività agricole, sia per la sua posizione tra il Brenta e il Bacchiglione, sia per la vicinanza ...
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Altri risultati per Andriolo de Santi
  • De Santi, Andriolo
    Enciclopedia on line
    Scultore veneziano (m. 1375). Eseguì negli Eremitani di Padova, con altri scultori, la tomba di Iacopo da Carrara (1351) e forse la tomba di Ubertino da Carrara (m. 1345), animando con nicchie, cornici sporgenti, protomi, la solita forma delle tombe veneziane. A lui e alla sua bottega vengono inoltre ...
Vocabolario
santo
santo agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
de
de 〈dé〉 prep. [lat. de]. – Forma che assume la prep. di quando è seguita dall’articolo, sia che si fonda con questo (del, dello, della, ecc.), sia che si scriva divisa (de ’l, de lo, de la, ecc.) come talvolta nell’uso letter. (è comune,...
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