anelo
Probabile recupero dantesco dal latino anhelus. Appare solo in Pd XXII 5 come madre che soccorre sùbito al figlio palido e anelo, appunto nel significato latino di " anelante ", " ansante ". D., stupito e spaventato per un terribile grido dei beati, si volge a Beatrice; e questa, come una madre che si volge al suo bimbo spaventato, pallido e ansante, lo rassicura: il grido è effetto di buon zelo ed è espressione dell'indignazione dei beati per i sacerdoti degeneri.