ANETO (dal gr. ἄνηϑον; fr. fenouil bâtard; sp. aneto; ted. e ingl. Dill)
Con questo nome si designa l'Anēthum graveolens L., pianta della famiglia delle Ombrellifere. È una pianta originaria dell'Asia, che si è diffusa nell'Europa meridionale; è coltivata in molti paesi, fra cui l'Italia, dove è qua e là inselvatichita: è annua, con fusto eretto finemente striato, a foglie pennatosette con segmenti lineari setacei e fiori gialli in ombrelle composte. La droga è costituita dai frutti che sono ovoidi, lunghi da 4 a 5 mm., compressi sul dorso, glabri; essi hanno un odore forte che si avvicina a quello del cumino, e un sapore assai aromatico. Contengono un olio etereo di costituzione caratteristica. Come pianta aromatica, era conosciuto da tempi antichissimi; ma dai testi non risulta sempre con chiarezza se si tratti di esso, o dell'anice o del cumino; lo usavano gli antichi Greci. Il suo uso e la sua diffusione nell'Europa centrale cominciarono nel Medioevo. Il suo olio essenziale si trovava nelle farmacie già nel 1587.