ANFIMISSI (dal gr. ἀμϕί "insieme" e μῖξις "unione")
Nella fecondazione, due germi o gameti (spermatozoo e uovo) si fondono formando lo zigote (o uovo fecondato) e questo, sviluppandosi, forma il nuovo individuo. Molto si è discusso sugli effetti della fecondazione alla quale si attribuì da alcuni un significato di ringiovanimento della specie. Il Weismann, mentre negò che possa avere tale significato, la considerò soprattutto dal punto di vista della unione delle influenze ereditarie dei due genitori, designando col nome di anfimissi appunto la mescolanza di due complessi di eredità, prodotta dalla fecondazione. Perciò anfimissi non è sinonimo di fecondazione, ma rappresenta, per dir così, uno dei suoi aspetti. Il problema fondamentale dell'anfimissi è questo, se essa sia causa, per la specie, di fissità o di variazione. Un esame complessivo della questione indica l'anfimissi come livellatrice tra le diverse tendenze ereditarie: quando in una popolazione (di uomini o di altri organismi) vi sia panmixia, cioè unione casuale tra due individui, indipendentemente dal fatto che essi somiglino tra loro in modo notevole o in modo notevole differiscano, l'anfimissi dovrebbe creare alla lunga un tipo medio e conservarlo, cioè facilitare la conservazione di un tipo specifico uniforme. Il Weismann tuttavia considerò l'anfimissi, diversamente, come causa di variabilità individuale. Giunse a tale concezione basandosi sui fenomeni citologici della fecondazione e della riduzione dei cromosomi: suppose che nella riduzione venga eliminata, coi cromosomi, una parte del patrimonio ereditario portato dall'individuo; l'unione di due germi produce un individuo differente dalla unione di due altri germi dei medesimi genitori, perché nei due casi vengono eliminati, casualmente, parti di cromosomi che portano patrimonio ereditario diverso. Questa teoria, che ha una precisa rassomiglianza con la spiegazione cromosomica del mendelismo, è posteriore assai alla scoperta del Mendel, la quale tuttavia non risulta che fosse conosciuta dal Weismann. Questi proseguì nelle sue considerazioni osservando che la variabilità individuale, sorta come conseguenza dell'anfimissi, è la base della selezione naturale, e perciò può produrre evoluzione della specie. Le ricerche moderne dimostrano che una popolazione nata per riproduzione agamica o partenogenetica da un solo progenitore è effettivamente più omogenea che quella nata da molti progenitori per anfimissi. Tuttavia anche la popolazione nata da due progenitori per anfimissi può essere abbastanza omogenea; e, in ogni caso, non è provato che l'anfimissi, e la selezione in generale, abbiano così grande significato per la evoluzione delle specie, quale il Weismann loro attribuisce.