Anfipoli
(gr. 'ΑμϕίπολιϚ)
Antica città greca della Macedonia, posta sulla sponda orientale del fiume Struma non lontano dal mare. Prima della colonizzazione degli Ateniesi (437 a.C.) il borgo era noto come 'Nove Strade' (Tucidide, IV, 102). Dopo la conquista dello stato macedone da parte dei Romani (168 a.C.) A. divenne la capitale della prov. Macedonia Prima. Posta a un crocevia della via Egnatia, A. fu visitata dall'apostolo Paolo (49-50 d.C.) quando da Filippi si dirigeva verso Tessalonica (At. 17, 1). Nella città furono inoltre martirizzati i santi Autto, Taurione e Tessalonica, mentre un presbitero di A., Mocio, sotto Diocleziano fu martirizzato a Bisanzio. Importante centro in epoca paleocristiana, la città fu sede episcopale, dal sec. 4° al 692, sotto la giurisdizione del metropolita di Tessalonica.
A partire dalla fine del sec. 7° le incursioni slave dovettero causare molte distruzioni, anche se al riguardo mancano fonti sicure; alcuni scrittori bizantini, Anna Comnena (1083-1148) e Niceforo Briennio (1062-1137), parlano ancora di A. come di una città esistente. Gli storici dell'epoca comnena e paleologa, Niceta Coniate (1150-1213), Niceforo Gregora (1291-1360), Giovanni Cantacuzeno (1292-1383), continuano a fare riferimenti alla città, ubicandola però non più sulla sponda, ma alla foce del fiume Struma, dove le fonti testimoniano la città di Chrysopolis, centro importante dal 9° al 16° secolo.
Nel 1367 i fratelli Alessio e Giovanni, dignitari bizantini che, divenuti monaci, avevano fondato il monastero del Pantokrator al Monte Athos, costruirono un castello ad Anfipoli. La regione fu poi occupata dagli Ottomani nel 1382-1383. In seguito, sul sito di A. furono eretti i borghi di Genikioï e di Neochori e da ultimo il villaggio moderno di A., oggi nella prov. di Serrai (Grecia nordorientale).
Gli scavi archeologici della città paleocristiana - iniziati nel 1920 (Pelekidis, 1920), continuati tra il 1962 e il 1981 (Stikas, 1962-1981) e ripresi nel 1986 - hanno portato alla scoperta di quattro basiliche dei secc. 5° e 6°, di una chiesa a pianta centrale del sec. 6°, nonché del c.d. palazzo vescovile. Sono inoltre visibili i resti delle mura perimetrali della fortezza bizantina e del castello del 1367. Sul sito è stato costruito un museo per raccogliere i reperti archeologici dell'A. antica e medievale.
Bibliografia
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F. Papazoglou, Eion-Amphipolis-Chrysopolis, Zbornik Radova 36, 1953, pp. 7-24.
E. Stikas, 'ΕϰθέσειϚ ἀνασϰαϕῶν ΧϱιστιανιϰῆϚ 'ΑμϕιποληϚ [Resoconti degli scavi di A. paleocristiana], PAE, 1962, pp. 42-46; 1964, pp. 41-43; 1966, pp. 39-45; 1967, pp. 83-88; 1969, pp. 54-58; 1970, pp. 50-54; 1971, pp. 43-49; 1972, pp. 49-62; 1973, pp. 34-42; 1975, pp. 72-79; 1976, 1, pp. 99-110; 1977, 1, pp. 46-53; 1979, pp. 80-89; 1980, pp. 14-20; 1981, pp. 26-32.
D. Lazaridis, 'ΑμϕίπολιϚ ϰαὶ ῎ΑϱγιλοϚ [A. e Argilo] (῎ΑϱχαιεϚ 'ΕλληνιχὲϚ ΠόλειϚ, , 13), Athinai 1972.
D. Feissel, Recueil des inscriptions chrétiennes de Macédoine du IIIe au VIe siècle (Bulletin de Correspondance Hellénique, suppl. 8), Athinai-Paris 1983, pp. 177-182.
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