ANGAREB (nell'arabo del Sūdān egiziano ‛anqarīb, pronunziato localmente. ‛angarīb)
Denominazione generale nel Sūdān egiziano e lungo le coste africane della parte meridionale del Mar Rosso (p. es. nella Dancalia) per designare una lettiera di legno, a quattro piedi bassi e talora elegantemente torniti, coloriti e dorati, sulla quale viene teso del cuoio o viene posto un reticolato di legno o di corde, che tiene le veci di materasso. Può essere derivato originariamente dal letto-piattaforma fissato nel suolo della capanna, ancora comune in molte regioni africane; ma la distribuzione attuale del mobile, dal basso Egitto allo Zambesi e nel Sūdān orientale, par indicare come centro di provenienza l'antico Egitto. Un tipo alquanto diverso di lettiera, con sostegni orizzontali e intelaiatura vegetale, la kitanda, prevale nel Sūdān occidentale (v., per la distribuzione: L. Frobenius, Atlas africanus, Monaco 1922).
Il vocabolo è diventato comune nella letteratura europea di viaggi fin dalla prima metà del sec. XIX; G. B. Brocchi, morto nel 1826, lo adopera correntemente, nella forma hangareo, nel suo prezioso diario di viaggio pubblicato postumo a Bassano nel 1841-1843.