GANIVET GARCÍA, Angel
Scrittore spagnolo, nato a Granata il 13 dicembre 1862, morto suicida a Riga il 29 novembre 1898. Romantico e verista, osservatore sagace e pensatore acuto, fu d'ingegno originale e paradossale. Nel 1892 intraprese la carriera diplomatica, che gli permise di soggiornare ad Anversa, a Bruxelles e a Parigi, dove strinse rapporti coi principali rappresentanti delle diverse scuole filosofiche e letterarie. Esordì con Granada la bella (1896), a cui seguì il famoso Idearium español (1897), suggestivo breviario di filosofia politica e sereno studio della civiltà spagnola, ispirato da un sano patriottismo e dal proposito di promuovere una coscienza nazionale. Altre opere: La conquista del reino de Maya (1897), romanzo simbolico e ironico sulla civiltà europea, Cartas finlandesas (1898), El escultor de su alma (dramma mistico), Los trabajos del infatigable creador Mio Cid (1898), e Hombres del Norte, raccolta di saggi critici (1905).
Bibl.: L. Rouanet, A. Ganivet, in Rev. Hisp., V (1898), pp. 493-95; M. Pérez, A. Ganivet, Madrid 1918; M. Fernández Almagro, Vida y obras de A. Ganivet Valenza 1925.