ANGELION (᾿Αγγελίων, Angelëon)
Scultore, indicato da Pausania (ii, 32, 4; ix, 35, 2) come scolaro dei dedalidi Dipoinos e Skyllis insieme a Tektaios, e che poi fu maestro dell'egineta Kallon. Plutarco ricorda di lui una statua, forse lignea, di Apollo, collocata in Delo. L'opera fu eseguita in collaborazione con Tektaios. Il dio era rappresentato nudo, avente nella mano sinistra l'arco e nella destra un disco sul quale erano rappresentate tre figure femminili vestite (le tre Muse), ciascuna con uno strumento musicale: una la lyra, un'altra la zampogna di Pan, e la terza il doppio flauto. Una statua simile a questa si vede rappresentata sopra monete ateniesi. Un antico commentatore di Pindaro dice che un'altra statua simile esisteva a Delfi. Proviene da Delo un'epigrafe frammentaria contenente l'inventario del tempio. In essa è fatta menzione della scultura ed è detto che le figure avevano corone d'oro donate dalla regina Stratonice, figlia di Demetrio. Un altro scrittore, Atenagora (Leg. pro Christ., 14), parla di A. come autore anche di una statua di Artemide.
Bibl: W. Amelung, in Thieme-Beker, I, 1907, p. 506, s. v.; B. V. Head, Catal. of Greek Coins in the Brit. Museum. Attica, etc., Londra 1888, tavv. XI, 8; XIV, 9.