ANGELIONE ('Αγγελίων, Angelion)
Scultore, indicato da Pausania come maestro dell'egineta Callone e, insieme con Tecteo, scolaro dei Dedalidi Dipeno e Scilli: avrebbe dunque lavorato verso il 550 a. C. Con Tecteo scolpì, probabilmente in legno, una statua d'Apollo, ricordata anche da Plutarco come esistente a Delo. Il nume nudo teneva l'arco nella sinistra, e con la destra reggeva un disco sul quale erano tre figure femminili vestite (Muse), con uno strumento musicale ciascuna: lira, zampogna di Pan e doppio flauto. Una statua simile si vede sopra monete ateniesi, un'altra, secondo un antico commentatore di Pindaro, esisteva a Delfi. Un'epigrafe frammentaria di Delo contenente l'inventario del tempio parla della scultura e delle corone d'oro che le figure portavano, doni della regina Stratonice, figlia di Demetrio. Atenagora (Leg. pro Christ., 14) attribuisce ad A. anche una statua di Artemide.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, Künstler-Lex., I, Lipsia 1907, p. 506. Per le monete B. V. Head, Catal. of Greek Coins in the Brit. Museum, Attica, ecc., 1888, tavv. XI, 8; XIV, 9.