AGNOLETTO, Angelo
Scrittore e teologo, nato a Noventa presso Padova il 3 novembre 1745, morto ivi il 6 agosto 1831. A quattordici anni entrò nel seminario di Padova, dove insegnò poi lettere dal 1767 al 1774, indi storia ecclesiastica, finalmente teologia dogmatica dal 1784 al 1813. Pubblicò coi tipi del seminario molte opere in lingua latina: Assertiones tres, 1781 (sul sacrifizio di Abramo, il voto di Iefte, il libro di Giobbe); De linguis; De visu Nabuchodonosoris; De Iuditha, 1784, pure di argomento biblico; De augustissimo Tninitatis mysterio, 1787; De miraculis, 1792; De sanctis martyribus, 1803; Assertiones tres, 1812 (sui profeti ebrei, gli oracoli pagani, la magia); De lustratione dioeceseos Patavinae a P. Gregorio card. Barbadico facia, 1830; inoltre due elegie latine, che pubblicò a Padova coi tipi del Crescini (versione italiana di Seb. Melan): De missa Valottiana, quae vocatur de Requiem, e De musica Valottiana. Ma si distinse più che tutto nelle scienze teologiche, tanto che il vescovo, mons. Giustiniani, l'incaricò di scrivere un corso completo di teologia. Ma le innovazioni scolastiche di Giuseppe II e i rivolgimenti politici impedirono il compimento dell'opera, rimasta manoscritta, insieme con molte altre carte dell'A., nella biblioteca del seminario di Padova.
Bibl.: A. Cicogna, Saggio di bibliografia veneziana, Venezia 1847, p. 429; A. M. Fabris, Dei professori del seminario di Padova, Notizie, ecc., Padova 1911, p. 252 seg.