ALBANESI, Angelo
Disegnatore ed incisore in rame, attivo in Italia e in Inghilterra nella seconda metà del sec. XVIII. Si formò alla scuola veneziana, quasi contemporaneamente ad I. Alessandri, di cui condivise gli interessi tecnici: trattò sia il "taglio regolare", applicato specialmente al ritratto, sia la maniera "a granito" o "au pointillé". Dopo un breve soggiorno a Roma, attratto dalla fama di F. Bartolozzi, raggiunse Londra, recando con sé un disegno finitissimo della Maddalena di scuola bolognese in palazzo Colonna, che incise e pubblicò, in prima edizione e con notevole successo, nel 1779. Incise poi soggetti d'occasione e ritratti di personaggi maschili e femminili del gran mondo, in piccoli tondi ed ovati, secondo la moda del Bartolozzi (ritratto del capitano di vascello Edward Garner, da J. Roberts, 1780; della cantante Adriana Ferrarese e della danzatrice Giovanna Bacelli; allegoria della Sicurtà, nel gusto di G. B. Cipriani). Riprodusse e pubblicò nel 1784 alcune figurette di Ninfe ed altre deità pagane di Angelica Kauffmann. Le sue stampe ebbero tanta voga che i mercanti non tardarono a contraffarle, con le firme false "Albanasi" o "Albanetti". Incise pure, nella maniera tradizionale, alcune vedute di monumenti romani, servendosi di schizzi originali di Gianfrancesco Grimaldi e di artisti dei sec. XVII e XVIII.
Bibl.: U. Thieme-F. Becker, Allgern. Lex. der bildenden Künstler, I, p. 172.