ANDRES, Angelo
Nacque a Tirano (Sondrio) il 24 marzo 1851. Alunno del collegio Borromeo di Pavia, si laureò in storia naturale nel 1873. Rimase per qualche tempo in quella città presso il laboratorio crittogamico; frequentò poi, il laboratorio di K. Leuckart a Lipsia (18741876), quello di Th. Huxley a Londra (1876-1877) e quello di L. Ranvier a Parigi (1877-1878).
Fu assistente alla Stazione zoologica di Napoli dal 1878 al 1884. Nello stesso anno 1884, riuscito primo al concorso di ordinario all'università di Modena, ebbe la cattedra di zoologia e anatomia comparata del consorzio degli Istituti superiori di Milano e, dopo alcuni anni, fu nominato direttore di sezione del Museo civico di storia naturale di quella città. Nel 1899 passò all'università di Parma, dove lavorò attivamente alla creazione del laboratorio e dei musei, riordinando la collezione Del Prato della fauna locale e sistemando con criteri scientifici il materiale africano del museo Bottego. Fu preside della facoltà di scienze nel 1906-1909 e direttore della scuola di farmacia dal 1920 al 1923.
Morì a Milano il 16 luglio 1934.
Delle ricerche dell'A. (un elenco degli scritti si veda in Onoranze al prof. A. A., Parma 1926) sono specialmente degni di nota un lavoro sull'incapsulamento delle diatomee (La teoria dell'incapsulamento del guscio delle diatomee ed i recenti studi sulla natura del contenuto delle medesime, in Nuovo giorn. botanico ital., IX[1877], pp. 177-197); numerosi studi sugli antozoi, che lo condussero alla compilazione di una grande monografia sulle attinie di cui soltanto la prima parte è pubblicata (Le attinie, vol. I, Roma 1883); le indagini sulle terme di Bormio, con la scoperta che il fango termale, che esce in gran quantità con le acque termali, è un prodotto elaborato da un tiobatterio (Il fango delle terme di Bormio, in Rendic. d. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, XXXVII, [1904], pp.723-733, 815-863; Sulla formazione del fango termale di Bormio, ibid. s. 2, XXXVIII[1905], pp. 956-971; XXXIX,[1906], pp. 301, 316, 991-1002; XL, [1907], pp. 933-936). L'A. si occupò anche di biometria, escogitando un metodo per la misurazione razionale degli organismi, ed è perciò da considerarsi uno degli iniziatori della somatometria (La misurazione razionale degli organismi col metodo dei millesimi somatici o millisomi, in Rendic. d. Ist. lombardo di scienze e lettere, s. 2, XXXIII [1900], pp. 388-429; Di un nuovo istrumento misuratore per la somatometria [somatometro a compasso], ibid., s. 2, XXXV[1902], pp.528-533).
L'organizzazione del museo di zoologia di Parma e l'intensa attività didattica limitarono la produzione scientifica dell'A. Degno di nota è il suo interesse per i problemi di biologia generale, di storia e di filosofia della scienza, di cui recano testimonianza varie pubblicazioni, conferenze, discorsi (come, per esempio, La zoologia dalle sue origini a Darwin, Milano 1899; I meriti zoologici di Ulisse Aldrovandi, in Atti del Congresso d. Soc. ital. per il progresso delle scienze, Parma 1908).
Fonti e Bibl.: Archivio centrale dello Stato, Ministero della Pubblica istruzione, Fascicoli personali (1874-79), b.46; A. Corti, A. A. Commemorazione, in Bollett. di zoologia, V (1934). pp. 199 s.