BAGLIONI (Balleonibus, Ballionibus, de Balionibus, de Ballionibus), Angelo
Ecclesiastico e giurista perugino, "legum doctor" nel 1389 secondo gli Annali perugini (in Mariotti), che lo dicono figlio di Giovanni. Arciprete di Perugia, "auditor Camerae", "cappellanus Papae", venne nominato dal pontefice Giovanni XXIII uditore generale della Camera apostolica con le facoltà usualmente concesse a questi magistrati: "de criminibus ex officio inquirere... necnon de omnibus causis civilìbus".
Nel documento di nomina, conservatoci nei registri dell'Archivio Segreto Vaticano (Armadio LIII, t. 8, ff. 47v-48), il B. è chiamato "decretorum doctor", ma è da ritenere con ogni probabilità che egli fosse utriusque iuris doctor.
Partecipò al concilio di Costanza nel 1414-15, probabilmente nell'esercizio delle sue funzioni giurisdizionali, come è attestato da un registro presso l'Archivio Segreto Vaticano (Armadio XXIX, t. 3 ff. 15-15v) che ci conserva l'atto di accusa contro un tal "Theobaldus de Castrinto, monacus prior prioratus de Bannulla" proposto innanzi al B. per reati di malversazione.
Nel 1409 (9 settembre) il B. era stato fatto vescovo di Recanati da papa Alessandro V. Oltre al documento pontificio che gli conferiva tale titolo (cfr. Archivio Segreto Vaticano, Miscellanea, Armadio XII, 121 A, f 13r [nuova numerazione stampigliata 8r]) non vi è altra menzione di questo ufficio ricoperto dal Baglioni.
Il Gams (Series episcoporum..., p. 703) indica il 1411come l'anno in cui il B. avrebbe lasciato la sede vescovile di Recanati, ma senza segnalare la fonte da cui ricava questa notizia.
È certo, tuttavia, che il B. occupò la sede recanatese per poco tempo: questo spiegherebbe il silenzio delle fonti intorno alla dignità vescovile del Baglioni.
La data della morte del B. è da riportare intorno al 1422, anno in cui pervenne al Collegio della Sapienza Vecchia di Perugia il lascito della sua importante biblioteca, andata, poi, dispersa (Mariotti, De' perugini..., p. XI); l'Oldoino, Athenaeum..., la fa risalire al 1412.
Nessun fondamento documentario ha l'affermazione secondo cui il B. sarebbe stato uditore della Rota romana e di quella maceratese.
Fonti e Bibl.: Arch. Segreto Vaticano: Armadio XII, 121 A, f. 13r [nuova numerazione stampigliata 8r]; Armadio XXIX, t. 3, ff.9v, 15-15v; Armadio LIII, t. 8, ff. 47v-48; Bibl. Apostolica Vaticana: codice manoscritto Vat. lat. 12610 [ex Archivio Segreto Vaticano, Armadio 63, t. 85 f. 3v]; P. Pellini, Dell'historia di Perugia.... Venetia 1664, I, p. 1378; A. Oldoino, Athenaeum augustum, Perusiae 1678, p.14; F. Ughelli-N. Coleti, Italia Sacra, I, Venetiis 1717, col.1221; A. Mariotti, De' perugini auditori della sacra Rota Romana, Perugia 1787, pp. IX-XI; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, VII, Venezia 1848, p. 221; C. Eubel, Hierarchia catholica Medii Aevi, I, Monasterii 1913, p. 411; P.B. Gams, Series Episcoporum..., Leipzig 1931, p.703; Dict. d'Hist. et de Géogr. Eccles., VI, col.213.