BALDAN, Angelo
Nacque a Venezia nel 1747 (secondo Canal) o nel 1753 (secondo Fantoni). Entrato in seminario per farsi sacerdote, fra gli studi predilesse quelli musicali che desiderò poi intensificare e perfezionare. Suo primo maestro fu Valentino Ceccato, sacerdote addetto alla chiesa di S. Geremia a Venezia, presso la quale lo stesso B. era chierico. In seguito studiò con Domenico Gallo e Gian Francesco Brusa, maestro del coro al conservatorio degli Incurabili e organista nella basilica di S. Marco. Dotato di straordinaria facilità nel comporre, il B. a diciotto anni scrisse un Vespero a 8 voci per la chiesa di S. Geremia che gli conquistò la stima dei maestri veneziani del tempo, fra i quali venne annoverato. Tuttavia, il B. non tralasciò mai di studiare e al suo perfezionamento, specialmente nello stile e nella strumentazione, contribuirono anche i consigli e gli indirizzi del compositore tedesco J. A. Hasse, al quale il B. si rivolse certamente nel 1770, al ritorno del "caro Sassone" a Venezia.
Dedicatosi intensamente all'attività musicale, il B. divenne ben presto maestro della cantoria nella chiesa di S. Leonardo e nel monastero femminile di S. Maria della Celestia, mentre cantava egli stesso nella basilica di S. Marco e componeva per i suoi uffici moltissima musica sacra. Quale incarico svolgesse, se religioso o musicale, alla chiesa di S. Marcuola (SS. Ermagora e Fortunato), non è dato di conoscere, poiché sul manoscritto originale di un suo mottetto per il Natale del 1780 è scritto soltanto: "A. B. prete di S. Marcuola, M.° in S. Marco".
Maestro di canto e di cembalo anche nelle famiglie patrizie, ne dirigeva i concerti e le feste, scrivendo molto spesso la musica occorrente (sua allieva prediletta ed interprete fu Teresa Ventura, studiosa al conservatorio dei Mendicanti che, sposatasi con Alvise Venier, fece della sua casa, con la collaborazione del B., uno dei ritrovi veneziani più favorevoli alla musica). Nel 1784 il B. partecipò, insieme con Teresa e Nicoletto Venier, alle feste date a Venezia in onore del re Gustavo III di Svezia nei Casini filarmonici e nel giardino Pisani alla Zuecca (Giudecca). Nel 1789 venne eseguito nell'Oratorio dei padri filippini di Venezia un suo oratorio Assalone,l'unica composizione rappresentativa dei B. che finora si conosca. La sua feconda e viva operosità si svolse infatti quasi tutta nel campo della musica religiosa e da camera, anche se il Fantoni ricorda alcuni suoi infruttuosi tentativi per il teatro. Come maestro, il B. fu degno continuatore della scuola veneziana e fra i suoi allievi si segnalò in modo particolare don Giacomo Agnola, della chiesa di S. Geremia, a sua volta ottimo maestro e compositore. Secondo la testimonianza del Fantoni, il B. morì a Venezia il 23 apr. 1803, mentre per il Canal morì nell'agosto del 1804. Fu sepolto nella chiesa di S. Geremia e alle sue esequie venne cantata una delle sue migliori composizioni sacre, la Messa funebre con orchestra, scritta nel 1789 per il Sovvegno di S. Cecilia.
Fra i molti musicisti veneziani del secolo XVIII, il B. è uno dei meno conosciuti, ma certo non meno importanti. Della sua copiosa produzione - lasciata tutta inedita e in buona parte dispersa - sono da segnalare diverse composizioni sacre (conservate manoscritte e alcune autografe al Museo Correr e alla Biblioteca della Pia Casa di Ricovero di Venezia) per l'elegante condotta delle voci e la profondità dell'espressione: i salmi Dixit Dominus con orchestra (1778), composto per la funzione di S. Rocc0, e De profundis,a tre voci con basso per l'organo, i mottetti Laudate Dominum in sanctis suis (composto nella sagrestia della Celestia mentre si celebrava la Messa ed immediatamente eseguito), Dormi' non piangere Gesù diletto,con violino e cembalo per soprano, scritto per il Natale del 1780, e Da mi Deus, pro tua pietate,a due tenori e basso con basso per l'organo, composto per l'esposizione del SS. Sacramento nel luglio 1784, un Te Deum per due tenori e basso concertato, alcune Messe e parti di messe con orchestra, alcune Preghiere con accompagnamento di cembalo (1790 e 1791) e infine la dolce Salve Regina,per due soprani e basso continuo. Ma la memoria dei B. è legata, a nostro avviso, alla sua musica da camera e particolarmente a quelle canzonette, graziose e vivaci, di autentica forma popolare, che ancora nell'Ottocento venivano cantate dal popolo veneziano, ignaro forse del loro autore: Nina xe qua el to Nane, Per carità, Bettina, Nella stagion dei boccoli (del 1779), ecc. (un'altra celebre canzonetta del B. si cantò per Venezia all'inizio della rivoluzione francese, Vicina è la partenza,a 2 soprani, esprimente la sfiducia e l'incertezza del futuro), testimonianze della musicalità veneziana e della tradizione orale settecentesca. La semplicità e la scorrevolezza dello stile del B. si riscontrano anche nelle composizioni da camera più impegnative, come, ad esempio, nei Ricercari e Motetti del 1779 (sei piccoli pezzi per cembalo e quattro ariette per soprano con basso continuo), Canzoni e Duettini del 1779, Sonate, Arie e Canzoni del 1791, Balletti per cembalo,s. d. (alcuni dei quali arieggianti a forme di danza future), ecc. Il Canal ricorda di aver veduto del B. anche 42ariette per basso aggiunte come esemplari alle sue teoretiche Istruzioni d'accompagnamento,ma s'ignora se e dove quest'opera si trovi ancora. Secondo lo Schmidl, il B. avrebbe anche scritto un libro di 6Sinfonie,pubblicato a Venezia nel 1785.
Bibl.: G. A. Moschini, Della letteratura veneziana del secolo XVIII fino a' nostri giorni, III, Venezia 1806, p. 212; p. Canal, Osservazioni ed aggiunte alla Biographie universelle des Musiciens etc., par F. J. Fétis, Paris 1860 e segg., articolo IV, in Atti del R. Ist. veneto di scienze, lettere ed arti,s. 3, XIII (1868), estr.; G. Fantoni, A. B. veneto musicista del passato secolo,in L'Ateneo Veneto. Riv. mensile di scienze, lettere ed arti,s.9, I, Venezia 1885, n. 6, pp. 449-459; Associazione dei Musicologi Italiani,Catal. delle opere musicali..., s. VI, Città di Venezia, Bibl. del Museo Correr e Pia Casa di Ricovero (antico I Ospedaletto"),Parma 1914, pp. 71-75, 119 s.; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker I, p. 313; C. Schmild, Diz. univ. dei Musicisti: I, p. 100, suppl., p. 54.