BATTELLI, Angelo
Nato a Macerata Feltria il 28 marzo 1862, compì gli studi secondari nel ginnasio di Sassocorvaro e poi nel collegio degli scolopi di Urbino, dove fu discepolo di A. Serpieri. Nel 1880 s'iscrisse alla facoltà di fisica dell'università di Torino e vi conseguì la laurea nel 1884. L'anno successivo fu nominato assistente di A. Naccari alla cattedra di fisica della stessa università, e vi rimase sino al 1889, quando, vinto il concorso per la cattedra di fisica sperimentale, si trasferì a Cagliari, per passare poi (1891) a Padova e infine (1893) a Pisa, dove successe a R. Felici. Ampliò l'istituto fisico di Pisa e lo fornì di buone attrezzature, sì da farne un moderno laboratorio, che poté accogliere una numerosa schiera di ricercatori e di allievi. Divenuto nel 1894 direttore del periodico di fisica Il Nuovo cimento, ormai scaduto a una tiratura di cento copie, seppe in pochi anni aumentarne la diffusione e ridargli l'antico prestigio come l'organo italiano più autorevole nel campo della fisica. Nel 1897 fu uno dei più attivi fondatori della, Società italiana di fisica, di cui fu eletto presidente dal 1902 al 1906. Fu socio della Società scientifica di Pietroburgo, della Société française de physique, dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, della Società degli spettroscopisti italiani, dell'Accademia dei Lincei, dell'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna e dell'Accademia Gioenia di Catania. Ebbe numerosissimi incarichi pubblici nel campo dell'istruzione, dei servizi telegrafici, telefonici e radiotelegrafici, delle privative industriali e delle invenzioni di guerra. Morì a Pisa l'11 dic. 1916.
La passione per la politica accompagnò il B. per tutta la vita. Repubblicano, dopo aver preso attiva parte alle manifestazioni promosse a Torino, dal 1882 al 1885, contro la politica d'alleanza alla Germania e all'Austria, nel 1885 subì tre mesi di carcere sotto l'accusa di aver preparato la dinamite della bomba fatta scoppiare alla base della statua di Vittorio Emanuele I, ma il processo si chiuse con un'assoluzione per mancanza di prove. Nel 1900 fu eletto deputato di Pisa e il mandato gli fu rinnovato, con votazioni quasi plebiscitarie, dai collegi di Pisa e di Urbino nel 1904: optò per Urbino, dove egli venne nuovamente eletto nel 1909 e nel 1913.
L'attività scientifica del B., intensa e pregevole negli anni giovanili, andò via via scemando d'estensione e d'importanza, a causa dei suoi impegni politici ed organizzativi e del suo carattere incostante. Le prime ricerche originali risalgono al 1884 e sono dedicate alle proprietà termoelettriche delle leghe binarie, con lo scopo di stabilire come varia la forza elettromotrice col variare della temperatura e delle proporzioni dei componenti. Dopo altre ricerche sull'influenza della pressione sulla temperatura di fusione, sulle correnti telluriche, sulla costruzione della carta magnetica della Svizzera, utilizzata poi per completare le curve rappresentative degli elementi magnetici dell'Europa, il B. intraprese un lavoro di lunga lena, che lo impegnò dal 1887 al 1893, sulle proprietà termiche dei vapori, col proposito di completare ed estendere dall'acqua ad altri liquidi (etere, solfuro di carbonio, alcole) i lavori di V. Regnault per la determinazione delle costanti critiche dei vapori saturi e della relazione tra volume, pressione e temperatura di una massa costante di vapore: è un complesso imponente di misurazioni accurate, i cui risultati passarono nei trattati di fisica del tempo. Altre ricerche iniziate nel 1900 e durate per molti anni, con la collaborazione di L. Magri, furono quelle sulle scariche oscillatorie: il più importante risultato raggiunto fu la dimostrazione che per le correnti oscillatorie la resistenza ohmica di un filo avvolto ad elica non è quella dello stesso filo teso rettilineo.
Il B. compì numerosi altri studi sperimentali di minore rilievo: sulla fusione di miscugli di sostanze non metalliche, sulla calorimetria a temperature molto basse, sulla dissociazione elettrolitica, sulla radioattività, sui raggi X, sull'attrito interno dei liquidi, sulla pressione osmotica. Scrisse inoltre un Trattato pratico per le ricerche di elettricità in medicina (Roma 1898), in collaborazione col fratello Federico; un Trattato di fisica sperimentale ad uso delle università (Milano 1902-1916, in 3 voll.), in collaborazione con P. Cardani; un trattato di fisica per le scuole secondarie, che, comparso nel 1911, fu adattato ai vari tipi d'istituto ed ebbe innumerevoli ristampe.
Tra volumi, note e memorie, il B. lasciò circa 130 pubblicazioni, tra le quali si ricordano: Influenza della pressione sulla temperatura di fusione di alcune sostanze, in IlNuovo cimento, s. 3, XIX (1886), pp. 232-243; Risultati delle misure per la costruzione della carta magnetica della Svizzera, ibid., s. 3, XXXII (1892), pp. 250-257; Sulle proprietà termiche dei vapori, in Mem. d. R. Accad. d. scienze di Torino, s. 2, XI, (1890), pp. 21-130; XLI (1891), pp. 25-76; XLII (1892), pp. 118-178; XLIII (1893), pp. 6398; XLIV (1894), pp. 57-88; XLV (1895), pp. 235-261; Esposizione critica della dissociazione elettrolitica (in collabor. con A. Stefanini), Lucca 1899; Sulle scariche oscillatorie (in collaborazione con L. Magri), in Mem. d. R. Accad. d. scienze di Torino, s. 2, LI, 2 (1902), pp. 335-411; Resistenza elettrica dei solenoidi per correnti di alta frequenza, in Rendic. d. R. Accad. dei Lincei, s. 5, XV, 1 (1906), pp. 148-160, 529-539; XV, 2 (1906), pp. 225-261; La scarica oscillatoria nei fili di ferro (in collaborazione con L. Magri), ibid., s. 5, XV, 2 (1906), pp. 63-74; La radioattività (in collaborazione con A. Occhialini e S. Chella), Bari 1909 (trad. tedesca, Leipzig 1910; trad. francese, Paris 1910).
Bibl.: G. Morera, Relazione sul concorso al premio reale per la fisica del 1906, in Atti d. R. Accad. dei Lincei, Adunanze solenni, II(1902-1914), pp. 363-367, 369 (oltre a questo, che fu il massimo, il B. ottenne altri cinque premi per la sua attività scientifica); G. Vicentini, Commemorazione, in Atti d. R. Ist. veneto di scienze, lettere ed arti, s. 9, I (1916-17), pp. 57-59; A. Naccari, A. B., in Atti d. R. Accad. d. scienze di Torino, LII(1916-17), pp. 263-265; Id., Commemorazione, in Rendic. d. R. Accad. dei Lincei, classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, s. 5., XXVI, I (1917), pp. 82-85; G. Ciraolo, A. B., in Nuova Antologia, LII(1917), pp. 204-210; A. Occhialini, Commemorazione di A. B., in Il Nuovo cimento, s. 6, XIII (1917), pp. 5-64 (con ritr. ed elenco degli scritti); D. Gambioli, A. B. e la sua opera scientifica, Pergola 1917; J. C. Poggendorff, Biographisch-literarisches Handwörterbuch für Mathematik..., IV, pp. 73 s.; V, pp. 71 s.; Enciclopedia Italiana, VI, p. 382.