D'AMBROSIO, Angelo
Generale, nato a Reggio di Calabria il 22 settembre 1774, morto alla Stanza, presso Napoli, il 29 luglio 1822. Compiti gli studî all'Accademia militare di Napoli, fu incorporato (1793), in qualità di ufficiale, in quel piccolo esercito inviato a Tolone per unirsi a quelli delle potenze coalizzate contro la Francia repubblicana, ma fu ferito e fatto prigioniero. Tornato in patria dopo Campoformio (17 ottobre 1797), combatté di nuovo contro i Francesi sotto Roma (1798), poi aderì alla Repubblica del 1799, caduta la quale andò in esilio a Corfù, quindi a Venezia. La pace di Lunéville (9 febbraio 1801) lo restituì in patria, e colà attese a studî legali. Salito Giuseppe Bonaparte sul trono di Napoli, il D'A. riprese la carriera delle armi, e col grado di capo-battaglione fece la guerra di Spagna sotto il generale Lechi, guadagnandosi il grado di colonnello. Succeduto Gioacchino Murat, il D'A. partecipò (1810) alla campagna di Sicilia, dove fu ferito e fatto prigioniero, ma riuscì a evadere da Malta. Nel 1812, promosso generale e insignito del titolo di barone, partecipò alla spedizione di Russia e alla campagna del 1813 in Germania, coprendosi di gloria, specialmente a Bautzen e a Hochkirch, dove rimase gravemente ferito. Quando (1814) il Murat, abbandonato Napoleone, si alleò con l'Inghilterra e l'Austria, il D'A., promosso tenente generale, guerreggiò con Carrascosa nell'Alta Italia contro i Francesi, e l'anno appresso, avendo il Murat alzato il vessillo dell'indipendenza italiana, combatté a Tolentino contro gli Austriaci. Tornati i Borboni a Napoli, accettò da costoro il portafoglio della Guerra e infine (1816) il grado d'ispettore di fanteria. Durante la rivoluzione del 1821, il D'A. partecipò a quella breve campagna contro gli Austriaci; e dopo Rieti, ebbe incarico di negoziare la pace col Ficquelmont.
Bibl.: P. Calà Ulloa, Di A. D'Ambrosio, tenente generale nei reali eserciti, Napoli 1878; G. Ferrarelli, in Riv. mil. marittima, 1882.