ANGELO da Montefalco
Nacque nella seconda metà dei XII secolo a Montefalco. Entrò nell'Ordine benedettino, restando sempre nell'Umbria. Il 10 giugno del 1298, mentre A. era priore di San Nicola de Criptis di Todi, fu fatto da Bonifacio VIII abate (quarto di questo nome) del monastero benedettino di S. Croce di Sassovivo. Legato strettamente al partito colonnese, suscitò nei primi anni del suo governo vivo malcontento fra i monaci da lui dipendenti, tanto che fu scritta contro di lui, frail 1301 e il 1303, da parte del monaco Benedetto, una denunzia in cui lo si accusava di innumerevoli delitti; questa denunzia, con ogni probabilità, non fu presentata, come dimostra il fatto che essa, nella redazione definitiva, rimase interrotta e che non si hanno notizie di un susseguente giudizio a carico dell'abate accusato. Nel 1306 si ordì contro A., fuori sede perché in visita ad alcuni monasteri dipendenti, una vasta congiura, che egli, con l'aiuto dei monaci fedeli, riuscì a sedare. Alcune lettere inviategli da Clemente V e l'incarico che il 6 nov. 1309 questo pontefice gli affidò, di rimuovere cioè un chierico che aveva indebitamente occupato la chiesa di S. Leonardo di Assisi e restituirla al legittimo rettore, dimostrano che A. riscuoteva la stima e la fiducia del pontefice. Nello stesso anno 1309 A. ebbe una grave contesa, di cui non sappiamo i risultati, con il vescovo di Camerino; il 27 dicembre, infine, il card. Giacomo Colonna lo nominò suo cappellano. Non è sicuro che abbia partecipato, nel 1311, al concilio di Vienna. Morì il 9 luglio del 1312.
Fonti e Bibl.:, Regestum Clementis papae V, III, Romae 1886, p. 51, n. 2540; pp. 99-100, n. 2768; IV, ibid. 1886, p. 300, n. 4738; VI, ibid. 1887, p. 162, n. 6896; F. Bartoloni, Una denunzia in materia d'inquisizione tra la fine del secolo XIII e l'inizio del XIV, in Bull. d. Ist. stor. ital. Per il M. E. e Arch. muratoriano, LXVI (1954), pp. 41-78.