DE SANTI, Angelo
Nacque a Trieste il 12 luglio 1847, morì a Roma il 22 gennaio 1922. Entrato nella Compagnia di Gesù, e ordinato sacerdote nel 1877, alla fine del 1887 venne chiamato a Roma da Leone XIII per cooperare al rinnovamento dell'arte musicale sacra. Le sue pubblicazioni, inserite per più di trent'anni nella Civiltà Cattolica, sollevarono non poche polemiche da parte degli oppositori della riforma, che riuscirono perfino a farlo allontanare da Roma nel 1893. Ma tornato poco dopo al suo posto, vide il programma di riforma inserito nel motu proprio di Pio X (22 novembre 1903). Nel 1909 fu eletto presidente dell'Associazione italiana di Santa Cecilia, e diresse per varî anni il Bollettino ceciliano, organo della stessa società. Nel 1911 fondò in Roma la Scuola di musica sacra, dichiarata pontificia nel 1914.
Fra le sue pubblicazioni si ricordano: Il M.o Filippo Capocci e le sue composizioni per organo (1888); Le Litanie Lauretane (1897); Il "Cursus" nella storia letteraria e nella liturgia (1903); Le "Laudes" nell'incoronazione del Sommo Pontefice (1903); L'origine delle feste natalizie (1907); Tre antiche Stazioni liturgiche in tempo di guerra nel sec. XV (1915); La preghiera liturgica nelle pubbliche calamità (1916); Il mattino di Pasqua nella storia e nella liturgia (1917); L'orazione delle Quarantore e i tempi di calamità e di guerra (1919).
Bibl.: Civiltà Cattolica, 1922, I, pp. 363-367, con bibl.