DECEMBRIO, Angelo
Figlio di Uberto (v.), nacque verso il 1415. L'ultima notizia che di lui abbiamo risale alla fine del 1466. Studiò a Milano nel 1430 sotto Gasparino Barzizza; dal 1432 al '38 seguì a Ferrara i corsi di medicina di Ugo Benzi e di letteratura di Guarino Veronese. Nel 1446-47 teneva scuola a Milano; ma alla morte di Filippo Maria Visconti (1447) si restituì a Ferrara; donde nei primi mesi del 1450 andò in ambasceria a Saragozza. Morto Leonello d'Este (1 ottobre 1450), passò alla corte aragonese di Napoli e dopo la morte di re Alfonso (27 giugno 1458) si trasferì in Spagna, dove intraprese, primo tra gli umanisti, metodiche esplorazioni in quelle biblioteche traendone una preziosa suppellettile, che nel ritorno, verso la primavera del 1465, gli fu sequestrata da un masnadiero francese, il conte Giovanni d'Armagnac. Delle numerose scritture del D. (orazioni, epistole, epigrammi, ecc.), l'unica veramente importante è la Politia litteraria (1ª ed., Augusta 1540; migliore l'ed. di Basilea 1562) dove si rappresenta in forma spigliata il circolo guariniano di Ferrara, opera fondamentale, per la conoscenza delle tendenze e correnti umanistiche, e di piacevole lettura.
Bibl.: R. Sabbadini, Tre autografi di Angelo Decembrio, in Scritti varî in onore di R. Renier, Torino 1912, pp. 11-19; id., Le scoperte dei codici latini e greci, I, Firenze 1905, pp. 136-139; A. Della Guardia, La Politica litteraria di A. D., Modena 1910; V. Zabughin, Vergilio nel rinascimento italiano, II, Bologna 1923, p. 36.