Matematico (Bollate, Milano, 1760 - Milano 1840). Vestì l'abito dei gerolamini nel 1779, fu ripetitore di matematiche nell'univ. di Pavia, dove poi (1800) successe a G. Fontana nella cattedra di "calcolo sublime". Scrisse, tra l'altro, Dottrina degli interessi, delle anticipazioni e delle pensioni annuali (1799) e un Trattato delle serie e delle equazioni (1809).