Nome latino assunto al battesimo cattolico dal poeta tedesco Johann Scheffler (Breslavia 1624 - ivi 1677). Studiò nelle università di Strasburgo, Leida e Padova, dove nel 1640 si laureò in medicina. Convertitosi (1653) al cattolicesimo, prese (1661) gli ordini sacerdotali passando gli ultimi anni nel raccoglimento, dedito ad opere di pietà. Sotto l'influsso di J. Böhme, pubblicò nel 1657 i Geistreiche Sinn- und Schlussreime, apparsi poi, integrati, col titolo Der cherubinische Wandersmann (1675), raccolta di aforismi, in prevalenza su temi religiosi, di straordinaria profondità e arditezza concettuale. Sempre del 1657 è l'ampia raccolta di liriche Heilige Seelenlust oder geistliche Hirtenlieder der in ihren Jesum verliebten Psyche, considerata come uno dei monumenti poetici della mistica barocca del Seicento tedesco. Pubblicò inoltre (1677) numerosi opuscoli polemici, costituenti un'apologia della Chiesa cattolica (Ecclesiologia). In quattro poemetti, Sinnliche Beschreibung der vier letzten Dinge (1675), descrisse i quattro Novissimi.