Bartolomeo, Anglico
Filosofo francescano (13° sec.). Fu a Oxford, a Parigi (verso il 1220), a Magdeburgo (dal 1230); scrisse (1240 ca.) il trattato enciclopedico De proprietatibus rerum, in 19 libri, in cui raccolse svariatissimi materiali (tratti soprattutto da A. Neckam) attorno ad argomenti fisici, seguendo un piano vagamente filosofico che da Dio discende fino agli accidentia corporum: pur manifestando, in affinità con le tendenze naturalistiche della tradizione francescana di Oxford, un diretto interesse per lo studio delle ‘nature’, l’opera è di carattere erudito e libresco, e le ‘proprietà’ delle cose sono considerate al limite tra il sensibile e il metafisico e il soprannaturale (dell’opera esiste un volgarizzamento trecentesco in dialetto mantovano del notaio V. Belcazer).