animale transgenico
Animale il cui genoma è stato alterato per introduzione artificale di geni estranei (transgeni) provenienti dalla stessa o da altre specie. Si utilizza solitamente la microiniezione nelle cellule uovo già fecondate o nelle cellule staminali embrionali. Questa manipolazione precoce permette l’ereditabilità nella progenie delle nuove caratteristiche codificate dalla sequenza genica trasferita. Gli animali transgenici (di solito topi) sono utilizzati principalmente nella ricerca biomedica per l’analisi dell’espressione genica e lo studio patogenetico delle malattie. Negli animali transgenici il DNA estraneo può inserirsi casualmente nel genoma ospite, andando a modificare la normale sequenza di altri geni o venire addirittura silenziato da sequenze geniche vicine. Esiste comunque il rischio che, unitamente ai geni trasferiti noti e voluti, siano veicolate sequenze accessorie apparentemente non codificanti (introni), che si rivelano essere in realtà frammenti dormienti di genomi appartenenti a retrovirus. Nella specie ospite, questi frammenti possono riattivarsi per diverse ragioni, producendo effetti indesiderati se non addirittura letali. In ambito zootecnico, si tenta la produzione di animali da allevamento transgenici per incrementare la produzione di carne e latte.
→ Modelli sperimentali nella ricerca biomedica; Prione