Miller, Ann
Nome d'arte di Johnnie Lucille Collier, attrice cinematografica statunitense, nata a Houston il 12 aprile 1923 e morta a Los Angeles il 22 gennaio 2004. Bruna, vivace, attraente, fu spesso contrapposta a eroine più ingenue e meno seduttive. Impareggiabile ballerina di tip-tap, legò il suo nome al musical hollywoodiano, danzando e recitando a fianco di attori-ballerini come Fred Astaire e Gene Kelly: memorabile, in On the town (1949; Un giorno a New York) di Stanley Donen e Gene Kelly, il suo scatenato assolo accanto a uno scheletro di dinosauro conservato in un museo. Fu anche acclamata sulle scene di Broadway in vari musical, tra cui Mame (1969) e Sugar babies (1980).
Studiò danza e lavorò fin da bambina come comparsa cinematografica. Sotto contratto con la RKO, ebbe il ruolo di un'aspirante attrice in Stage door (1937; Palcoscenico) di Gregory La Cava, con Katharine Hepburn e Ginger Rogers, e rivelò un notevole talento comico lavorando al fianco dei fratelli Marx in Room service (1938; Servizio in camera) di William A. Seiter. Prestata alla Columbia Pictures, recitò con autoironia, lei provetta ballerina, la parte di una ragazza negata per la danza in You can't take it with you (1938; L'eterna illusione) di Frank Capra e interpretò varie commedie musicali a basso costo. Ma fu con il passaggio alla Metro Goldwyn Mayer che poté esprimere al meglio le sue doti: in Easter parade (1948; Ti amavo senza saperlo) di Charles Walters, dove è al fianco di Judy Garland e Fred Astaire; in On the town; in Kiss me, Kate (1953; Baciami, Kate!) di George Sidney, dove canta e danza con il futuro regista Bob Fosse; in Deep in my heart (1954; Così parla il cuore) di Donen. Venuto meno l'interesse per il musical, la M. si vide assegnare ruoli di donne sensuali e spregiudicate in commedie come Texas carnival (1951; La sirena del circo) di Walters, accanto a Esther Williams, o The opposite sex (1956; Sesso debole?) di David Miller, remake di The wom-en (1939) di George Cukor. Per molti anni presente in trasmissioni televisive, nel 2001, quando la sua carriera sembrava ormai conclusa, riapparve nel suggestivo Mulholland Dr. (Mulholland Drive) di David Lynch. Aveva pubblicato due libri, l'autobiografico Miller's high life (in collab. con N.L. Browning, 1972) e Tapping into the force (con M. Asher, 1990), sul suo interesse per l'occulto.