ACHMATOVA, Anna Andreevna (I, p. 319)
Poetessa russo-sovietica, morta a Domodedovo (Mosca) il 5 marzo 1966; è stata sepolta a Leningrado. Negli anni Trenta l'A. tacque come poetessa, dedicandosi a traduzioni e ai suoi studi su Puškin. La sua voce si fece riudire col ciclo Veter vojny ("Vento di guerra"), poesie scritte tra il 1941 e il 1945, di sofferta e commossa partecipazione alla tragedia del suo paese; ma nel 1947, attaccata assieme a Zoščenko da A. Ždanov, venne nuovamente emarginata dalla vita culturale sovietica. Poco a poco, a partire dal 1958 (anno dell'edizione d'un'esigua scelta dei suoi Versi), il nome dell'A. s'impose come uno dei massimi fenomeni nella poesia russa del Novecento. D'inesausta creatività, l'A. produsse in anni avanzati quelli che forse restano i suoi capolavori: Requiem (1935-1961), e soprattutto Poema bez geroja (1940-1962, "Poema senza eroe", trad. it. Torino 1966), in cui la tragica storia del suicidio d'un giovane poeta s'intreccia al tema della fine del vecchio mondo. Negli ultimi anni s'accinse tra l'altro alla versione dei Canti di Leopardi; nel 1965 fu in Italia per ritirare il premio Taormina. Fra le altre sue opere ed edizioni della stessa si ricordano: Sočinenija, in 2 voll. ("Opere"), Monaco 1967-1968; Beg vremeni ("La fuga del tempo"), Mosca-Leningrado 1965; Dž. Leopardi, Lirika, Mosca 1967; Izbrannoe ("Opere scelte"), Mosca 1974; trad. it.: Poesie, Firenze 1951.
Bibl.: A. Pavlovskij, Anna Achmatova. Očerk tvorčestva ("Anna Achmatova. Saggio sull'opera"), Leningrado 1966; E. Dubin, Poezija Anny Achmatovoj ("La poesia di Anna Achmatova"), Leningrado 1968; L. Ozerov, Achmatova, in Istorija russkoj sovestkoj literatury ("Storia della letteratura russo-sovietica"), IV, Mosca 19712; T. Civ'jan, Zametki k dešifrovke Poemy bez geroja ("Note sulla decifrazione di Poema senza eroe"), in Σημειωτικη (Trudy po znakovym sistemam, "Lavori sui sistemi segnici"), 5, Tartu 1971.