ANNA di Danimarca, regina d'Inghilterra
Visse dal 1574 al 1619. Figlia di Federico II di Danimarca e Norvegia e di Sofia di Meclemburgo, sposò, il 20 agosto 1589, per procura, il re Giacomo VI di Scozia, sistemando con tale matrimonio la questione delle isole Orkney e Shetland, che passarono definitivamente a questo regno. Imbarcatasi per recarsi in Scozia a raggiungere il marito, A. non riuscì a sbarcare a causa di una furiosa tempesta, e dovette riparare in Norvegia, verso cui allora mosse l'impaziente re, non senza aver prima mandato al rogo un certo numero di streghe ritenute responsabili della tempesta. Incontratosi con la sposa ad Oslo, tornò con lei in Scozia, dove, nel 1594, A. diede alla luce un erede. Ma il neonato le venne subito tolto, né più le fu reso, per timore che ella lo allevasse nella fede cattolica, verso la quale propendeva. Alla morte di Elisabetta, nel 1603, Giacomo VI di Scozia divenne re d'Inghilterra (Giacomo I); e A. si recò allora a Windsor. Il 24 luglio 1603, Giacomo I ed A. venivano incoronati con solenne cerimoniale. In Londra, le simpatie della regina si rivolsero sempre più verso il cattolicismo, e pare che essa risentisse profondamente l'influenza dei gesuiti; tuttavia, non parteggiò mai, e si mantenne prudentemente estranea alle mene religiose e politiche. Si occupò soprattutto di feste, spettacoli teatrali, mascherate e cacce; onde venne accusata dai puritani di leggerezza e frivolità. In realtà, A. fu donna di nobili sentimenti, moglie fedele e madre irreprensibile, ma intollerante del rigidismo calvinista dei suoi sudditi scozzesi. Ebbe numerosi figli, tutti morti in tenera età; sopravvissero soltanto Carlo, che fu poi re d'Inghilterra, ed Elisabetta che divenne regina di Boemia.
Bibl.: Dict. of national Biography, s. v.