ANNA MARIA, duchessa di Savoia e regina di Sardegna
Figlia di Filippo d'Orléans, fratello di Luigi XIV, e di Enrichetta Stuart, nacque il 27 agosto 1669. Data in sposa dal re di Francia al duca di Savoia Vittorio Amedeo II, nel 1684, con 900.000 franchi di dote, essa si impose nella corte sabauda per la semplicità, la prudenza e la dignità. Affezionatissima allo sposo, fu da lui stimata, non amata; ché Vittorio Amedeo diffidò di lei, temendola strumento della politica di Luigi XIV. Non la allontanò però dagli affari; anzi, riconoscendole certo tatto, le diede a varie riprese, nelle lunghe assenze, la reggenza dello stato. Fu motivo di freddezza fra i due sposi, forse, oltre il legame del duca con la contessa di Verrua, anche la lunga attesa di eredi maschi, ché da Anna nacquero, nei primi anni di matrimonio, solo femmine, Maria Adelaide (nata il 16 dicembre 1685), la futura duchessa di Borgogna, Maria Anna (nata il 15 agosto 1687 e morta il 18 agosto 1690), Maria Luisa (nata il 17 settembre 1688), la futura regina di Spagna. A. sopportò con superiorità indulgente gli affronti del consorte, e ne amò serenamente i figli adulterini; nel 1692, ammalatosi il duca ad Embrun di vaiolo, accorse con viaggio pericoloso al suo capezzale, e lentamente lo ricondusse a sé. Nacquero successivamente tre maschi: Vittorio Amedeo, principe di Piemonte, Carlo Emanuele, Emanuele Filiberto (nato il 1 dicembre 1705 e morto subito dopo il 19 dicembre). Nel 1706, quando l'esercito francese del duca d'Orléans strinse d'assedio Torino, sperando d'impadronirsi della famiglia ducale, la regina fu incaricata dal consorte di condurre i figli al sicuro, prima a Cherasco, poi a Oneglia, quindi a Genova. Essa accompagnò Vittorio Amedeo II a Palermo, per prendere possesso del regno di Sicilia, e con lui fu incoronata e consacrata nel duomo di quella città il 24 dicembre 1713. Affranta per la morte del principe di Piemonte e delle due figlie, A. visse gli ultimi anni attendendo alla non felice famiglia dell'unico figlio rimastole ed alle opere di carità. Morì il 26 agosto 1728. Sepolta nel duomo di Torino, fu, nel 1786, trasportata nel sepolcreto di Superga, presso il consorte.
Bibl.: L. Saredo, La Regina Anna di Savoia, Torino 1887; D. Carutti, Storia del regno di Vittorio Amedeo II, Firenze 1863; D. de Leris, La contesse de Verrue et la Cour de Victor Amedée II de Savoie, Parigi 1881.